La scuola nelle aree interne è presidio di comunità e luogo di socializzazione, legata al territorio e ai suoi valori e anche per questo motivo va tutelata e ripensata come istituzione essenziale per la rinascita dei paesi. É in questa frase che può essere sintetizzato l’incontro che è avvenuto lo scorso sabato al Muzé- Spazio Arberia di Pallagorio sul tema della scuola.
Presente Raffaele Marsico, Dirigente Scolastico dell’IC Verzino, dove ricadono i comuni ad alto rischio spopolamento (Carfizzi, San Nicola dell’Alto, Pallagorio, Umbriatico e Savelli), che ha illustrato le prospettive per la tutela e la crescita delle istituzioni scolastiche nelle aree interne, partendo dal comprensorio che lui stesso dirige.
“Noi stiamo lavorando per rendere queste scuole di paese, vere e proprie scuole di comunità. “- ha dichiarato il Dirigente – “Scuole aperte all’incontro e agli stimoli che giungono anche da enti e associazioni territoriali. Abbiamo creato situazioni di nuova socializzazione tra i ragazzi dei vari paesi organizzando attività condivise e proponiamo stimoli nuovi costantemente (uscite didattiche sul territorio, corsi, sport, incontri e approfondimenti su temi extrascolastici ecc ecc).
L’obiettivo è anche quello di rendere sempre più forte il legame con il territorio. Una nuova opportunità ci giunge ora dal PNRR: stiamo mettendo mano infatti a una serie di progetti per rendere la scuola ancora più inclusiva e moderna, sia con la fibra ultraveloce che con spazi più funzionali.
Mentre a livello istituzionale stiamo seguendo da vicino il tavolo sul dimensionamento scolastico, che rischia di tagliare fuori e smembrare le scuole dei paesi, con il rischio concreto di chiusure, causando un danno irreparabile alle comunità con tutti gli effetti negativi che a catena potrebbero crearsi.”
“La nostra associazione- ha dichiarato Ettore Bonanno di Fili Meridiani- vuole porre al centro del dibattito nelle comunità e nell’opinione pubblica il rischio che le scuole dei piccoli paesi chiudano per sempre. È chiaro che se il Ministro decide di applicare la legge dei numeri, queste scuole non hanno futuro. Ma se invece riusciamo a far capire ai decisori che queste scuole rappresentano il futuro delle stesse comunità e tengono in vita l’anima autentica dell’Italia interna e, nel nostro caso, della Calabria, possiamo generare nuove speranze per questi paesi. Continueremo ad occuparci di questo tema con altri approfondimenti e seguiremo da vicino le evoluzioni istituzionali.”
A conclusione dell’evento una bella notizia per l’Arberia Crotonese: nei plessi di Pallagorio, Carfizzi e San Nicola dell’Alto tornerà l’insegnamento della lingua e della cultura arbëreshe nella scuola primaria dopo anni di assenza