Non avrei mai pensato e neanche immaginato che in una sera di agosto insolitamente buia e fresca anticipo di una stagione che volge al termine, una sera di agosto di un’estate torrida, a tratti asfissiante, avrei provato questo smarrimento.. Lo smarrimento di chi perde qualcosa, qualcuno che tenuamente è stato sempre lì, presente.
Sei andato via e non riesco, non riusciamo a comprenderne il senso. Lo hai fatto senza rumore, senza chiasso, ma ora la tua assenza è un macigno.
Lo è per chi ti ha conosciuto, per chi di te ha apprezzato garbo, educazione, competenza, il tuo modo di risolvere semplicemente con il sorriso.
Hai lavorato, mettendoti a servizio e a disposizione degli altri, non volevi per te i riflettori anche quando li avresti meritati per l’impegno, la dedizione, per fedeltà e l’attaccamento alle persone e non alle battaglie, quelle sono terrene, l’amicizia, quella vera supera lo spazio ed il tempo…
E sì, tu ti legavi alle persone, costruivi rapporti basati sul rispetto, mai una parola in più, mai un gesto che potesse ferire, anzi piuttosto eri lì pronto a stemperare a difendere i rapporti umani.
Mi hai concesso amicizia, fiducia e anche dato opportunità per farmi conoscere professionalmente, lo hai fatto con naturalezza.
Quell’ultima sera in pizzeria sei stato ancora una volta questo, sorriso coinvolgente e rassicurante.
A noi, a me non è dato comprendere il senso di tutto questo, a me ora resta la gratitudine per averti incrociato nella mia vita, per averlo fatto in un momento particolare, e resta il dolore per non aver potuto proseguire il cammino con accanto una persona perbene, un amico onesto….
Buon viaggio e se puoi da lassù guardaci con il tuo sorriso benevole, noi qui da oggi saremo più soli