L’attore, musicista e scrittore ha incontrato i ragazzi degli istituti di Lazio, Calabria e Sicilia nell’ambito del progetto l’Atelier Koinè
“Sono una persona curiosa. Ai ragazzi non parlo mai di disabilità ma di curiosità. Devono ritrovare la curiosità di ascoltare se stessi in primis e poi gli altri. Se non trovano interesse nel conoscere qualcosa di nuovo parlare diventa un esercizio di stile”.
Fabiano Lioi è un fiume in piena. Protagonista, nella giornata internazionale delle persone con disabilità, di un incontro online con le scuole di Lazio, Sicilia e Calabria organizzato dalla coop sociale ‘La Lanterna di Diogene’, che rientra nel progetto l’Atelier Koinè selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Musicista, scrittore, attore, artista a tutto tondo, Fabiano Lioi è affetto dalla cosiddetta patologia delle ossa fragili.
“La disabilità – dice agli studenti – è un concetto molto labile. Se dovessi correre io avrei dei problemi e quindi sì, sarei un disabile. Ma con una chitarra in mano questa disabilità sparisce. Ecco perché io non cerco mai di sensibilizzare i ragazzi su questa tematica ma piuttosto stimolarli sull’importanza della curiosità. Oggi vogliamo tutti spiegare qualcosa ma non c’è più alcuna curiosità di conoscere chi sta al mio fianco o peggio se stessi. Come faccio a parlare a qualcuno dei miei ‘difetti’ se quel qualcuno non è nemmeno curioso di capire quali sono i suoi? Applicazioni e algoritmi ci hanno semplificato la vita ma resi molto più annoiati. Io chiedo sempre ai giovani di buttare per un attimo i propri smartphone e riscoprire la bellezza. La bellezza delle proprie mani, dei propri corpi, della propria anima. Chiedo loro di sognare, sempre. Io ho sempre sognato. Non volevo che la mia disabilità mi rendesse vittima. Non volevo lamentarmi, sentirmi dire ‘poverino’. Questo non significa che io non abbia mai provato ‘sconforto’. Ma questo sconforto non mi ha mai impedito di alzare l’asticella e permettermi di realizzare ciò che sognavo: recitare, suonare, scrivere”.
L’Atelier Koinè è un progetto multiregionale selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Sono coinvolti nel progetto gli Istituti Comprensivi Statali “Raffaello Giovagnoli”, “Loredana Campanari” e “Bruno Buozzi” di Monterotondo. Il Liceo Statale “Gaio Valerio Catullo” e il Liceo Scientifico “G.Peano” di Monterotondo. Gli Istituti Comprensivi “Città Dei Bambini” e “Paribeni 10” di Mentana, “Sandro Pertini” di Fonte Nuova e “Pirandello” di Fonte Nuova, l’Ipsar “Alcide De Gasperi” di Palombara Sabina. Gli Istituti Comprensivi “Eugenio Pertini” di Trapani, “Giovanni XXIII” di Terrasini e Crotone, “Vittorio Alfieri” di Crotone. Il Liceo Classico Statale “Pitagora” di Crotone e l’Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’ Dipartimento di Scienze Politiche.