“Con Decreto della Presidenza del Consiglio – Dipartimento per lo Sport – in data 13 settembre scorso è stata approvata la graduatoria dei progetti pervenuti nell’ambito del Bando Sport e Periferie 2020, al quale l’allora neoinsediata amministrazione comunale di Rocca di Neto ha voluto fortemente partecipare nonostante i tempi ristretti. Lavorando a testa bassa e senza proclami, dopo meno di 12 mesi abbiamo mantenuto la promessa fatta ai cittadini. Siamo orgogliosi di comunicare che il progetto del nostro nuovo impianto sportivo è stato ammesso e finanziato per il massimo del contributo: ???.??? ???? interamente a carico dal governo.Sarà un impianto moderno ed innovativo a disposizione di tutta la popolazione ed un punto di riferimento per l’intera provincia.”

Questa la comunicazione a cura dell’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Dattolo in carica da quasi 12 mesi.

Un finanziamento importante frutto e risultato di un lavoro attento, preciso, puntuale e tempestivo, caratteristiche indispensabili per fare la differenza in positivo.

La città capoluogo da parte sua invece non ha saputo fare altrettanto, a sua discolpa la scadenza del bando inizialmente fissata al 30 settembre e che grazie ad una proroga è slittata al 30 di ottobre: tempo non non sufficiente per consentire la partecipazione della neo amministrazione Voce ( in carica dal 5 ottobre) al bando.

Meritevole l’amministrazione Dattolo, o scusabile quella Voce?

Si potrebbe replicare che in un piccolo Comune la macchina burocratico amministrativa è più snella, che il sindaco Dattolo è stato eletto il 22 settembre e insediato il 1° ottobre e non il 5 ottobre come il sindaco Voce, e ancora… che il primo cittadino di Rocca di Neto ha immediatamente presentato e messo al lavoro la propria Giunta coadiuvata da esperti e tecnici, mentre il sindaco Voce ha presentato e ufficializzato la propria squadra il 12 ottobre, che la responsabilità è del commissariamento dell’Ente pitagorico.

È vero il bando “Sport e Periferie nella sua edizione 2020” è stato pubblicato mese di luglio 2020 e prevedeva l’invio dei progetti dalle ore 10.00 del giorno 20 luglio 2020 fino alle ore 10.00 del 30 settembre 2020. Le prime indicazioni risalivano già al decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport del 12 maggio 2020.

Ma proprio per via delle elezioni previste a cavallo della scadenza del bando quella data, già poco prima del primo turno elettorale del 20-21 settembre, è stata posticipata al 30 ottobre.

Oggi, anche in considerazione delle importanti risorse che il governo ha stanziato, risorse passate a fine anno da 140 milioni Euro a 300 milioni di Euro, ma soprattutto per l’importanza sociale e sportiva che assumono le strutture sempre carenti dalle nostre parti, la graduatoria pubblicata e l’elenco degli enti ammessi a finanziamento non può lasciare indifferenti.

Chi era a capo delle amministrazioni uscenti sottovaluta gli importanti risultati ottenuti dalle nuove amministrazioni, dimenticando che senza proroga la domanda di contributo si sarebbe persa ed era proprio la vecchia amministrazione visti i tempi a doversene fare carico (ci risulta ad esempio che a Strongoli questo passaggio di consegne ci sia stato ed ha funzionato).

Analizzando la graduatoria tuttavia, seppur alcuni risultati risultano essere importanti (4 progetti del crotonese tra i primi 100 in tutta Italia) dovrebbe prevalere di più il rammarico.

I criteri che assegnavano il punteggio finale erano i seguenti:

a) indice di vulnerabilità sociale: fino ad un massimo di 25 punti;

Si tratta di un punteggio automatico assegnata dalle tabelle ISTAT e purtroppo la maggior parte dei comuni del Crotonese in questo caso ha di default 25 punti. Per fare qualche esempio dal sito https://www.istat.it/it/mappa-rischi/indicatori  è possibile risalire al fatto che la città di Crotone ha un indice di 104,2 e avrebbe ottenuto 25 punti.

b) indice di sostenibilità ambientale ovvero la capacità di miglioramento dell’efficienza energetica attraverso l’impiego, nel progetto, di fonti rinnovabili/materiali ecocompatibili: fino ad un massimo di 25 punti;

Questo punteggio sarebbe dipeso dal progetto ma sarebbe bastato un sistema energetico proveniente da fonti rinnovabili per avere almeno 5 punti.

c) Cofinanziamento da parte dell’ente: fino ad un massimo di 10 punti

Vista l’opportunità in questo caso pochi comuni hanno puntato ad un punto in più (il 10% di risorse proprie sarebbero state tradotte in 1 punto)

d) livello di progettazione: fino ad un massimo di 15 punti

In questo caso per un progetto definitivo si assegnavano 10 punti mentre per un progetto esecutivo si sarebbe arrivati a 15 punti.

e) grado di definizione del piano di attività di gestione dell’impianto compresa la manutenzione, per garantirne la più ampia e certa fruibilità nell’arco dell’intera giornata: fino ad un massimo di 25 punti;

Si tratta di criteri abbastanza chiari.

Considerato che la graduatoria per gli enti del mezzogiorno ha finanziato progetti fino a 35 punti, TUTTI gli enti del crotonese con indice di vulnerabilità sociale superiore al 103 (praticamente tutti) sarebbero stati finanziati presentando progetti che chiaramente fossero un minimo completi. 25 punti di indice di vulnerabilità e 10 punti per un progetto anche solo definitivo avrebbe portato il punteggio a 35 (sarà sicuramente questo il caso di Cirò) anche prendendo ZERO su tutti gli altri criteri.

Da un lato quindi c’è il rammarico per quei comuni che sono stati esclusi per non aver presentato progetti che avessero un minimo di forma e di validazione, dall’altro per quei comuni come Crotone che ancora una volta non hanno trovato il tempo di progettare dei miglioramenti a strutture sportive ormai anche fatiscenti facendoseli finanziare al 100% dallo Stato.

È inutile quindi lamentarsi che la colpa è sempre di qualcun altro o che l’occasione a noi non capita mai!

Di seguito l’elenco dei comuni della provincia di Crotone che hanno ottenuto il finanziamento (tra questi anche il Comune di Cutro commissariato dal mese di luglio del 2020, il Comune di Strongoli e quello di Cirò Marina anche questi rinnovati lo scorso settembre a ridosso della scadenza del bando e reduci da un commissariamento). Per la città capoluogo presente solo la proposta della società sportiva Hanuman Gym A.S.D. :

  • HANUMAN GYM A.S.D. CROTONE euro 620.702,02
  • COMUNE DI CUTRO euro 700.000,00
  • COMUNE DI SCANDALE euro 669.917,13
  • COMUNE DI ROCCA DI NETO euro 700.000,00
  • COMUNE DI SAN NICOLA DELL’ALTO euro  548.460,00
  • COMUNE DI CIRO’ MARINA euro 699.005,98
  • COMUNE DI SAVELLI euro 700.000,00
  • COMUNE DI CARFIZZI euro 618.000,00
  • COMUNE DI STRONGOLI euro 700.000,00
  • COMUNE DI CERENZIA euro 670.300,00
  • COMUNE DI CASTELSILANO euro 418.305,00
  • COMUNE DI CIRÒ euro  699.941,00

Si potrebbe dire e contraddire, ma il dato di fatto è che si è persa un’altra buona occasione!