Infrastrutture, sanità, agricoltura, turismo, rinnovamento politico-amministrativo, Antonello Talerico, 43 anni avvocato, candidato alle regionali del 3 e 4 ottobre nella lista Forza Italia circoscrizione centro, non ha dubbi: ripartire si può.
Incontrato, e soprattutto ascoltato, durante una riunione nella segreteria politica a Crotone, Talerico ai presenti ha illustrato in modo meticoloso, puntuale e pragmatico criticità per ciascuna delle quali non ha mancato però di indicarne possibili percorsi risolutivi.
I suoi competitors nella città pitagorica, sia nella coalizione di centrodestra che sostiene Roberto Occhiuto presidente, sia nelle liste antagoniste a sostegno di Amalia Bruni, Luigi De Magistris e Mario Oliverio, gli rimproverano la “non” appartenenza al territorio, l’essere “lo straniero catanzarese” in cerca di voti a Crotone, a loro però Talerico ricorda i suoi natali, ma soprattutto replica sorridendo: “la territorialità non si esprime e non si esplica con la residenza anagrafica, si esprime con l’appartenenza, con la vicinanza alle dinamiche quotidiane che coinvolgono economia, salute, politica e sociale. L’appartenenza territoriale si pratica con la vicinanza, la cura professionale e responsabile quotidiana degli interessi del territorio.”
Del territorio crotonese dimostra di conoscere problematiche vecchie e nuove, dimostra di conoscerne i bisogni, e si candida ad essere il rappresentate di questi bisogni, interprete e portavoce oltre che strumento per perorare e promuovere azioni che accelerino processi che da troppo tempo attendono.
Infrastrutture: Statale ionica, porto, aeroporto, rete ferroviaria, Talerico le pone al centro di qualsivoglia ragionamento o programma che intenda realmente puntare sullo sviluppo economico del territorio, strappare all’isolamento ed all’emarginazione la provincia di Crotone.
Creare economia, creare sviluppo, lo si può fare, spiega Talerico, solo se si mettono in campo progetti e programmi in grado di smuovere l’occupazione, di creare: lavoro!
Attraverso il lavoro si cresce, attraverso il lavoro ci si emancipa da una condizione di bisogno che come insegna la storia, è il terreno fertile per politiche assistenziali e clientelari che altro non hanno fatto che alimentare un apparato burocratico-amministrativo che ha fatto e fa da freno alla crescita del territorio crotonese e della Calabria più in generale.
Un apparato politico-burocratico-amministrativo che priva i crotonesi ed i calabresi di assistenza sanitaria, che li priva del lavoro, che li priva di occasioni e possibilità di crescita economica, culturale, sociale, che li relega e costringe in una posizione subalterna e marginale rispetto al resto del Paese.
Invertire la marcia si può, sottolinea e ripete durante la riunione Talerico, lo si può fare se si punta sulla competenza, se si mettono in rete e sistema risorse umane, professionali a servizio dei territori.
Ed il suo entourage è un microcosmo che rappresenta la rete di competenze, risorse umane e professionali, di cui spesso parla quando delinea il modello politico-amministrativo che dovrebbe guidare la Regione Calabria: giovani, professionisti, ma anche esperienza, competenza, una mescolanza che consente di conoscere i territori i punti di forza e le criticità, che consente di dare risposte.
Al suo fianco durante la riunione, lo ha accompagnato nel percorso che ha portato alla sua candidatura ed oggi è accanto a lui per la campagna elettorale Albino Elia.
Entrambi non hanno dubbi: le elezioni regionali saranno soltanto il primo passo di un percorso lungo una strada che è già stata tracciata e che punta alla formazione di una classe dirigente che lavori sul territorio e per il territorio a servizio della comunità 365 giorni l’anno, in grado di innescare processi virtuosi di crescita, attraverso costanti e responsabili pratiche quotidiane di buona politica e buona amministrazione della cosa pubblica.