Temperature record e rimane massima l’allerta incendi in tutta la Penisola, dove sono in arrivo anche tre canadair francesi attraverso il meccanismo di Protezione civile europeo. La situazione è seguita da vicino dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il governo ha annunciato che metterà in cantiere un programma di ristori per le persone e le imprese colpite, insieme a un piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio. E ieri è arrivato in Calabria, una tra le regioni più colpite in questi giorni dagli incendi, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, per verificare sul campo la situazione e guidare personalmente il seguito delle operazioni.

Viviamo da giorni una intensa attività di volo su incendi vari che hanno interessato tutti i boschi della Calabria, ma che hanno raggiunto livelli di drammaticità nei territori di Roccaforte del Greco, Acri, Isca sullo Ionio, Sant’Andrea apostolo dello Ionio, Filogaso, per citarne solo qualcuno.”

Queste le parole e la testimonianza di chi in queste difficili e drammatiche giornate sta lavorando e lottando contro il fuoco.”

La testimonianza ed il racconto di un uomo, un tecnico di elicotteri che svolge la propria mansione su aeromobili per lo svolgimento del servizio di estinzione incendi e Protezione Civile sul territorio regionale.

“La natura degli incendi non può ricondursi solamente ad una questione di piromani. 

Bisogna fare una seria programmazione sulla ricostruzione dell’apparato di pronto intervento attraverso il reclutamento tramite assunzioni o tramite sistema di volontariato, di personale che deve andare a rimpiazzare quello esistente che man mano si porta verso l’età pensionabile.

Qualsiasi tipo di calcolo per quantificare quanto territorio è stato danneggiato dalle fiamme in queste settimane è praticamente molto approssimativo anche e soprattutto perché alcuni eventi che hanno interessato alcuni comuni non hanno visto nemmeno un intervento terrestre. Il comune di San Floro, per esempio, ha visto cancellata buona parte della sua pineta nonchè alcuni alberi ultrasecolari.

In questi giorni siamo purtroppo intervenuti su situazioni che hanno interessato particolarmente i centri abitati, come Isca sullo Ionio, Zagarise, la pineta di Siano di Catanzaro, Sant’Andrea dello Ionio, Davoli, Camini.

La situazione incendi in Calabria vive una situazione così seria che è stato chiesto  da chiedere lo stato di emergenza.

E in mezzo alla disperazione, al terrore, allo sconforto ed alla devastazione, dopo interminabili ore di lavoro arriva il conforto, il sostegno e la vicinanza della gente di Calabria, abituata a soffrire a lottare, a rialzarsi e sostenersi e così mentre sei in attesa dell’atterraggio del tuo elicottero, arriva qualcuno che gentilmente ti porta una bevanda fresca e ti ringrazia: la Calabria è una terra meravigliosa.

Abbiamo combattuto in questi giorni su tutti fronti dalle 5 del mattino fino alle 22 di tutti i giorni, spesso dimenticandoci anche di mangiare un boccone a pranzo.

Ma quando senti le persone telefonicamente che ti chiedono un aiuto ed un bisogno urgente perché il fuoco sta arrivando alle loro case, allora tutto passa in secondo piano e la loro richiesta si trasforma in carica per noi.

Dal 15 giugno, data d’inizio della campagna antincendi boschivi, i Vigili del fuoco in Italia hanno effettuato 48.656, oltre 20mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (quando furono 28.160). Secondo i dati del centro operativo nazionale dei Vigili del Fuoco, per ritrovare numeri simili bisogna tornare al 2017, quando gli interventi fino all’11 agosto furono 50.004. Rispetto allo scorso anno, inoltre, sono più che raddoppiati anche gli interventi dei Canadair – 879 contro 359 – e le ore di volo della flotta aerea dello Stato: 3.975 quest’anno, 1.820 nel 2020. Nel 2017, invece, gli interventi dei velivoli furono 1.377 e le ore di volo 6.155.