Di seguito la nota della consigliera comunale Marisa Luana Cavallo.

“È con soddisfazione che apprendo del sopralluogo effettuato in questi giorni da parte di un gruppo di esperti inviati dall’Amministrazione Comunale, nel Giardino di Via Tellini, per il quale ne avevo segnalato il grave degrado.

Spero che si vorrà fare qualcosa, magari anche grazie all’apporto di volenterosi privati, per recuperare un luogo che, in questi anni, proprio per la sua bellezza ma anche per il totale stato di abbandono, si è visto attenzionare anche dalle TV nazionali.
Il Giardino di Via Tellini è un luogo storico che in quanto tale va considerato e valorizzato e dunque mi fa piacere cogliere l´impegno da parte dell´Amministrazione comunale verso un luogo che ha goduto di un passato importante; mi piace, infatti, ricordare che quello che una volta era “l’Orto di Via Tellini si trova ai piedi di uno dei più suggestivi stemmi vicereali del mezzogiorno d’Italia e che all’interno del giardino si trovano piante bellissime e non comuni che meritano di essere valorizzate anche, per come propongo, per il tramite di pannelli didascalici che restituiscano all’area verde la sua funzione di orto botanico e quindi di luogo non soltanto di ricreazione quanto di divulgazione.

Infine non può essere dimenticato che proprio all’ingresso dell’Orto botanico sorgeva l’asilo Regina Margherita, centrato da una bomba d’aereo nel corso del secondo conflitto mondiale un evento che solo per un caso fortuito o forse un miracolo non ha provocato una strage.

Ritengo importante che un tale passato sia raccontato anche tramite l’esposizione di foto che potranno illustrare la nostra storia e che sono certa serviranno anche di monito ad una comunità ed ai suoi amministratori affinché si possa scongiurare finalmente lo scempio che tale luogo ha subito fino ad oggi.

Faccio appello perciò alla IV Commissione consiliare cultura e al suo Presidente il Consigliere Fabrizio Meo, considerato che tale organismo di cui pure faccio parte, si è interessata più volte al recupero della memoria storica del nostro popolo, affinché si faccia interprete di un’esigenza da parte di una Città che del proprio passato va giustamente orgogliosa.”