Luca Mancuso: “Senza motivazioni, nessun risultato. Bisogna innamorarsi di ciò che si fa quotidianamente”.
“Avere degli obiettivi nella propria vita, nella propria quotidianità è essenziale. Solo in questo modo cominceremo a riconoscere le opportunità che ne favoriscono la realizzazione e a trarne vantaggio”.
È così che esordisce il Presidente Nazionale Luca Mancuso ed aggiunge: “Senza motivazioni, nessun risultato. Bisogna innamorarsi di ciò che si fa quotidianamente. Aggiungo, inoltre, che altrettanto importante è la pianificazione degli obiettivi stessi, in quanto è essa stessa che li rende plausibili e raggiungibili. Al momento siamo in fase di ripartenza per tutte le attività, per la nostra economia. Per cui bisogna porsi degli obbiettivi, non fermarsi mai, ed essere guidati sempre dall’amore e dalla passione per ciò che si fa”.
Sono state davvero tante le domande rivolte agli ospiti del Presidente Mancuso.
Roberta Bruzzone esprime il suo pensiero in merito a quella che è l’attuale situazione: “E’ una ripartenza questa che crea entusiasmo ma allo stesso tempo paura. Il Paese deve far sì che tutti possano continuare a vivere una vita dignitosa, all’insegna della sicurezza. Oggi manca proprio quella prospettiva di investimento nel proprio futuro”.
A tal proposito si unisce quella che è l’idea di Micaela Palmieri che si esprime così: “Le persone sono esauste da tutta questa situazione, soprattutto i giovani, gli adolescenti che hanno perso una delle fasi più belle della loro vita, quasi due anni. Questo secondo me è un punto di vista che si è sottovalutato”.
Annalisa Minetti aggiunge in merito: “Le grandi vere vittime in tutta questa situazione, sono proprio i giovani. Attraverso l’analisi di alcuni dati emerge che vi sono bambini di otto anni depressi e questo è davvero un dato allarmante. Oggi, quindi, la motivazione serve più che mai, anche e soprattutto come materia didattica riabilitativa nelle scuole, perché un bambino non può pensare di non avere un futuro davanti a sé”.
Don Antonio Mazzi aggiunge specificando: “Io vivo con i giovani. Se noi adulti fossimo davvero adulti i ragazzi non si sentirebbero persi. Questo non significa non dimostrare la nostra fragilità, perché quest’ultima è una virtù mentre la paura non lo è”.
L’incontro con i graditissimi ospiti prosegue e il Presidente Mancuso chiede se ci sono state delle modifiche organizzative a livello lavorativo in questa fase di ripresa.
Roberta Bruzzone si esprime in merito così: “Sotto questo punto di vista mi sento privilegiata in quanto il mio settore non è stato colpito e logorato da questa pandemia, certamente è stata un’occasione per alimentare i contatti, dato che mi occupo anche di formazione. In questo periodo abbiamo adottato ovviamente la metodologia della formazione a distanza e continueremo in questo senso anche se comunque torneremo in aula. Infatti il 17 settembre 2021 saremo a Roma con LVM Academy in cui terremo un corso di leadership, cambiamento, insomma faremo un viaggio nella mente per cercare di tirar fuori i talenti e le capacità di ognuno di noi”.
Annalisa Minetti evidenzia l’importanza del ruolo delle fede che ha avuto soprattutto in questo periodo coì difficile e alimentato molto dallo sconforto e Roberta Bruzzone sottolinea il cambiamento evidente della nostra vita ormai digitalizzata: “Nel bene e nel male è oggetto di attenzioni malevoli. Esiste un lato oscuro in queste piattaforme ma immaginate cosa sarebbe successo in un periodo del genere se non ci fossero state. Certamente sono stati alimentate quelle che sono le situazioni di cyber-bullismo, molestia online e tanto altro”. In merito a questo discorso Micaela Palmieri aggiunge: “Un altro aspetto che è stato tanto alimentato da questa digitalizzazione è l’infodemia.
La libertà di stampa è fondamentale, però certamente deve essere attendibile e concreta”.
L’incontro termina con messaggi di speranza che si intersecano l’un l’altro: “Il Covid-19 ci deve insegnare che possiamo fare, anzi dobbiamo fare cose diverse, rispetto a quelle che abbiamo fatto fin ora. Dobbiamo innovarci partendo dalle piccole cose”.
Annalisa Minetti sottolinea: “I ragazzi devono continuare ad avere speranza e fiducia ed affidarsi nuovamente all’umanità”.