Di seguito la nota congiunta dei consiglieri comunali Danilo Arcuri e Antonio Megna. Al centro dell’analisi dei due consiglieri del gruppo ” Crotone Città di Tutti” l’attività amministrativa della Giunta Voce ed in particolare l’assenza di trasparenza. I due consiglieri comunali rilevano e sottolineano una mancanza di collaborazione, concertazione e di trasparenza oltre che evidenti errori negli atti che questa amministrazione sta mettendo in campo in questi primi ottanta giorni. Difficoltà evidenti nel lavoro affidato o che dovrebbe essere svolto dalle commissioni, prima tra tutte quella bilancio. I due consiglieri di opposizione invitano dunque il primo cittadino a fermarsi, a riflettere, e ad invertire la rotta prima che sia troppo tardi per la città.
“È da più tempo che stiamo facendo notare al sindaco Voce che l’attività della sua amministrazione si sta caratterizzando per un’endemica mancanza di trasparenza.
Quella stessa trasparenza che, quando Voce era a piazza Marinai d’Italia, ha sventolato come vessillo di una campagna elettorale, utilizzandola come clava contro i suoi avversari.
Siamo certi che non sia una volontà di questa giunta tenere nascondere atti o procedere con iter amministrativi illegittimi, ma più responsabilità dei vertici burocratici-dirigenziali dell’amministrazione comunale che non stanno tutelando per nulla né il sindaco, né la sua attività né tantomeno la città di Crotone.
Sono troppi gli errori e gli orrori a cui stiamo assistendo per tacere ancora.
Vogliamo ribadire, però, che la nostra non vuole essere sterile ed inutile polemica ma un segno di rispetto all’istituzione perché sia aggiustato ciò che c’è di guasto e marcio.
Clamorosa, a dir poco, è la mancanza di trasparenza del sito istituzionale, dove, come nel caso della delibera di approvazione del progetto per la partecipazione al bando “Italia City branding 2020”, sul portale del Comune viene pubblicata la delibera e non l’allegato progettuale.
Quasi come se i cittadini non dovessero sapere cosa decide il Comune.
Ma l’esempio più lampante di questo andamento è costituito dall’iter per la nomina del nuovo dirigente finanziario, un iter nato male che si sta concludendo peggio.
Ma veniamo ai fatti.
La volontà di procedere alla nomina di nuovi dirigenti nasce nell’approvazione della delibera sul fabbisogno del personale.
Dalla delibera si procede ad uno strambo avviso pubblico che contiene troppi estremi di illegittimità e di mancanza di trasparenza, il primo e lampante riguarda un’enorme incongruenza rispetto alla delibera del piano dei fabbisogni testé approvata.
La delibera sul fabbisogno è scritta male tanto da costringere la giunta a modificarla motivando il tutto per un “refuso”, peccato però che la nuova delibera corregge l’errore nel corpo dell’atto, ma lascia inalterati, e quindi, errati tutti gli allegati.
Altro refuso?
Ma passiamo all’avviso pubblico che ancora oggi si basa sulla delibera sbagliata, invece di essere ritirato e riemesso.
Parliamo di un dirigente da nominare tramite il famigerato articolo 110, trattasi quindi di nomina fiduciaria, tanto criticata, prima, allora e non ora… da Voce quando era a Piazza Marinai d’Italia.
Il bando è rivolto soltanto agli interni e il tempo per presentare le domande di partecipazione passa dai classici trenta giorni a sette.
Le selezioni riservate al solo personale interno sono incostituzionali e annullabili perché non garantiscono il diritto di accesso agli impieghi pubblici di tutti i cittadini su di un piano di parità, esercitabile solo “attraverso un sistema di pubblicità che favorisca la massima partecipazione” e devono essere disapplicate, in quanto non conformi alla norma di rango superiore e allo stesso dettato degli artt. 51 e 97 della Costituzione.
Un errorino da nulla…
Se tutto questo non bastasse c’è un’altra cosa che fa tremare i polsi.
La valutazione delle competenze dei due candidati, solitamente affidate a commissioni composte da dirigenti o professionalità comprovate, in questo avviso viene effettuata direttamente dal sindaco.
Assurdo!
E quali competenze finanziarie ha l’ingegnere Voce per valutare addirittura la preparazione di un futuro dirigente?
E perché non affidare la valutazione ad una commissione di esperti?
In quale altra città d’Italia il sindaco, che ha funzioni politiche, si occupa di funzioni gestionali?
Oggi pomeriggio si svolgeranno i colloqui dei due candidati, anche se tutta la città conosce da giorni il nome del futuro dirigente.
Noi invitiamo il sindaco a fermarsi, a bloccare una procedura illegittima che rischia di aprire contenziosi che paralizzeranno l’attività dell’amministrazione.
Se così non fosse, se il sindaco Voce, mal consigliato, continuerà nell’errore ci vedremo costretti ad agire per via legali.
La Trasparenza non è un argomento da campagna elettorale, ma una disposizione di legge che va seguita quotidianamente.
Signor sindaco, eviti di risponderci con la solita propaganda e sparlando del passato, comprenda lo spirito delle nostre osservazioni che sono a salvaguardia dell’ente, della città e dei cittadini.
Abbiamo provato a dirle queste cose in privato e in Consiglio, ma lei è stato sempre sordo, speriamo, ora, che questo appello pubblichi serva ad aprirgli gli occhi.
Abbiamo provato a dirle queste cose in privato e in Consiglio, ma lei è stato sempre sordo, speriamo, ora, che questo appello pubblichi serva ad aprirgli gli occhi.
Sindaco si fermi, è ancora in tempo ad evitare danni erariali e un nuovo intervento della Corte dei Conti.”