Sono stati presentati a livello nazionale i risultati dalla consueta analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa nelle città italiane, uno studio incentrato sull’osservazione di 120 comuni capoluogo di provincia e finalizzato a qualificare la demografia d’impresa guardando come gli aggregati si muovono nei centri storici rispetto al resto del comune.
In Italia nel complesso tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante; in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275); nello stesso periodo, cresce la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).
Nel comune di Crotone, in controtendenza rispetto all’inflessione che colpisce le più grandi città capoluogo della Calabria, si registrano dati positivi di sviluppo nel centro della città dal momento che le attività di commercio al dettaglio negli ultimi 10 anni passano da 490 a 495, mentre ancora più consistente si presenta l’incremento per gli esercizi al dettaglio esistenti al di fuori del centro, che aumentano di ben 60 unità.
Riguardo il numero di pubblici esercizi (strutture ricettive, bar e ristoranti) le attività esistenti all’interno del centro passano da 162 del 2012 a 217 del 2022 (+55 imprese), al contrario il numero di quelle presenti al di fuori del centro diminuisce passando da 92 del 2012 a 83 del 2022 (-9 imprese).
“Nonostante un contesto economico poco favorevole – commenta il Presidente di Confcommercio Crotone Antonio Casillo – le imprese del centro e della città in generale manifestano segnali di resilienza che vanno supportati da quel processo di rigenerazione urbana che Confcommercio Crotone promuove da sempre.
Non ci sono dubbi sulla rilevanza della funzione sociale delle attività economiche e di servizio, che creano relazioni di prossimità tra persone e incidono favorevolmente sulla società nel suo complesso perché si traducono in servizi, vivibilità e sicurezza.
Già da qualche tempo Confcommercio Crotone sta individuando e proponendo soluzioni alle diverse problematiche relative alla viabilità (strisce blu, regolamento su commercio e suolo pubblico, raccolta differenziata), alla programmazione della stagione estiva e alle questioni riguardanti i gestori dei locali del centro storico che, grazie alle proprie attività, hanno rivitalizzato e riqualificato la zona storica della città, sopperendo, spesso, anche ad alcune carenze dei servizi pubblici.
A tal riguardo, tuttavia, negli ultimi tempi abbiamo registrato qualche criticità che sta frenando questo processo virtuoso, spingendo, addirittura, qualche operatore a decidere di sospendere l’attività economica. Sarebbe, ovviamente, opportuno un diverso atteggiamento da parte di tutti i soggetti interessati, al fine di permettere ai gestori dei locali, nel rispetto di tutti, di svolgere la propria attività e, parallelamente, migliorare e riqualificare uno dei luoghi più suggestivi della città.”