In occasione della Giornata internazionale dell’educazione, istituita dall’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite il 3 dicembre 2018, con risoluzione A/RES/73/25, il Coordinamento Nazionale
docenti della disciplina dei diritti umani intende sottolineare l’importanza della formazione intesa
soprattutto come processo di accrescimento ed evoluzione della propria consapevolezza civica in
funzione della cittadinanza responsabile e della convivenza pacifica tra i popoli.
Indubbiamente la cultura interpretata soltanto come travaso di “contenuti” non può bastare per
proteggere l’uomo dalla crudeltà e dalla ferocia di alcuni suoi simili; pertanto è opportuno cercare
di veicolare il più possibile “valori” per sostanziare di umanità le idee e le azioni delle future
generazioni.
Educare significa intraprendere un percorso di crescita comune, emozionante per insegnanti e
studenti. Educare significa trasmettere e comunicare. Educare significa insegnare la bellezza della
responsabilità e l’importanza del ruolo di ciascuno di noi all’interno della comunità mondo.
Attualmente, secondo alcune stime, 617 milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere e fare
matematica di base; a malapena il 40% delle giovani africane subsahariana termina la scuola
secondaria inferiore; mentre invece 4 milioni di rifugiati adolescenti non possono frequentare la
scuola.
Senza un’istruzione di qualità che sia accessibile ed equa difficilmente l’uguaglianza di genere e la
prosperità economica potranno affermarsi nel mondo e verranno abbandonati alla deprivazione
culturale menti che potrebbero contribuire al progresso dell’umanità.
Educare in definitiva significa valorizzare le differenze che non condizionino però le scelte e il
futuro delle persone; educare significa rifiutare ogni forma di compromesso con la violazione dei
diritti delle persone per vivere in uno Stato democratico e civile.
A tal proposito, il CNDDU intende segnalare un’iniziativa didattica dall’alto spessore civico,
proposta dall’ISI “Pertini” di Lucca, dirigente prof.ssa Daniela Venturi, con l’adesione del Liceo
scientifico “Filolao” di Crotone, dirigente prof.ssa Maria Rosa Iaccarino, e dell’Istituto Tecnico
Economico “Mossotti” di Novara, dirigente prof. Gianluca Barreca, il cui ospite d’onore sarà il
magistrato Leonardo Guarnotta, segretario generale della Fondazione “Giovanni Falcone”, già
componente del pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed ex presidente del
tribunale di Palermo. Il quale incontrerà online gli studenti dell’ISI “Pertini” di Lucca, del Liceo
scientifico “Filolao” di Crotone e dell’Istituto Tecnico Economico “Mossotti” di Novara per
dialogare sui grandi temi della responsabilità individuale e collettiva e sull’importanza del rispetto
delle norme giuridiche condivise soprattutto ai fini della conoscenza del fenomeno mafioso.
L’incontro che costituisce una tappa significativa per sviluppare nuove forme di collaborazione tra
studenti e istituzioni, si svolgerà giorno 12 gennaio alle ore 10:30 e prevederà l’uso della
piattaforma google meet.
Inoltre occasione della giornata, il CNDDU invita, anche quest’anno, tutti i docenti a voler
condividere le loro esperienze di educazione alla pace ed allo sviluppo sostenibile per favorire le
relazioni pacifiche tra pari e la soluzione dei conflitti con atteggiamenti di nonviolenza attiva;
propone altresì la produzione di fumetti o vignette in cui gli studenti possano rappresentare le
emozioni che caratterizzano il conflitto e quelle che invece si provano di fronte alla soluzione che
risolve il conflitto, affinché il confronto prima-dopo possa costituire spunto di riflessione ed affinare
la più potente arma di pace: il pensiero.
Docenti e genitori, invero, condividono una grande responsabilità, quella di educare i giovani ossia
aiutarli a tirar fuori e mettere in atto le buone inclinazioni dell’animo umano che già possiedono per
diventare consapevoli attivisti per i diritti umani, per la pace e per lo sviluppo sostenibile.