«Purtroppo fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Bisogna crederci, la speranza è l’unica rivoluzione possibile. Noi siamo la foresta che cresce».
Fra le centinaia di citazioni possibili dalle 144 pagine del libro della coppia Gratteri-Nicaso, forse questa riesce a dare più il senso di una grumosa raccolta di lettere, temi, pensieri dedicati al crimine organizzato, firmata in maggior parte da adolescenti di tutta Italia (ma più che altro del Sud) e titolata come un insulto: “La mafia fa schifo” (Mondadori).
Nella Piazza dell’Emigrante si è tenuta l’iniziativa di sostituzione dell’Albero della Legalità (piantumato lo scorso 11 Novembre) con la deposizione di un monumento in memoria delle vittime delle mafie, rendendo omaggio al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in occasione del 40° anniversario della strage di via Carini.
L’Albero della Legalità si é trasformato in Monumento per le Vittime delle Mafie!
Organizzata da “Progetto di Vita” in sinergia con l’Amministrazione Comunale, dopo circa un mese dalla deposizione della Pietra d’inciampo in memoria di Lea Garofalo a Pagliarelle, frazione di Petilia Policastro (avvenuta il 19 Agosto), la cerimonia ha visto la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze della Scuola del Legno “Margherita Hack” e del Liceo Scientifico “R. L. Satriani” di Petilia Policastro, del Maresciallo Francesco Coco che ha testimoniato il suo impegno per la legalità e l’invito ai giovani a non lasciarsi manipolare, di Padre Charles che ha officiato la benedizione del monumento dedicato alle vittime di mafia.
Al termine dell’iniziativa, ho avuto l’onore di donare una targa, rappresentazione del quadro che la Scuola del Legno ha ideato e realizzato in occasione dell’istituzione della Compagnia dei Carabinieri e ancora oggi affissa nella locale Caserma dei Carabinieri di Petilia Policastro, raffigurante il cappello dei Carabinieri che con la piuma distrugge i tentacoli della piovra simbolo del male, al Maggiore Giuseppe DEL SOLE (Comandante della Compagnia Carabinieri), al Comm. Uff. Cav. Francesco COCO (icona della legalità e della lotta all’illegalità), a Gerardo GATTI e Adriana COLACICCO (fondatori del Progetto di Vita encomiato dal Presidente della Repubblica Italiana e dal Presidente della Repubblica Francese) a Rosaria MANNARINO (Comandante della Polizia Locale).
Toccante è stato consegnare il dono che Progetto di Vita ha realizzato per la Compagnia dei Carabinieri di Petilia Policastro in memoria del compianto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, brutalmente assassinato 40 anni fa, una scultura in pietra raffigurante il cappello che indossano i carabinieri nell’esercizio delle loro funzioni per la legalità e la sicurezza, consegnato in caserma nelle mani del Comandante di Stazione Maresciallo Gianluca Abbinante e la chiave della legalità che Progetto di Vita ha inteso donarmi per l’operato in favore della legalità e per l’impegno profuso nella costruzione del Bene Comune.
“Il nostro impegno nella lotta alla criminalità organizzata non ha pause, perché perseguire la legalità permette il riscatto morale della società civile verso la libertà. Oggi più che mai dobbiamo essere uniti nel ricordo di un Carabiniere, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che ha difeso la democrazia. Lui vive in tutti coloro che difendono la legalità uniti come le trame del nostro Tricolore”
(Gerardo Gatti e Adriana Colacicco, Progetto di Vita).