La presentazione di ben due progetti per altrettanti asili nido, in via Pirandello e in località Margherita, è un ottimo risultato per l’amministrazione che speriamo possa concludersi con il riconoscimento dei relativi finanziamenti.
Ampliare l’offerta educativa, approfittando delle opportunità del PNRR, significa dare concretezza a quella visione amministrativa che intende sostenere le politiche per le famiglie e per le donne in particolare.
Investire sugli asili è senza dubbio, come ormai ampiamente riconosciuta, una misura capace di generarne almeno tre:
1) aumenta il livello di istruzione perché i bambini in quella fascia d’età sono in grado di acquisire skills cognitivi che si porteranno dietro per sempre;
2) favorisce la conciliazione dei tempi di vita e lavoro;
3) incrementa l’occupazione femminile.
Se infatti guardiamo al tasso di occupazione, tra donne con figli e donne senza figli nel paese c’è un divario percentuale di oltre 20 punti.
Un quarto delle madri abbandona il lavoro per difficoltà oggettive nella conciliazione dei tempi, per servizi carenti e difficoltà legate anche a stereotipi culturali che vogliono la donna relegata essenzialmente all’attività di cura familiare.
I nidi di infanzia rappresentano non solo, dunque, uno strumento educativo fondamentale nel processo di formazione delle persone ma il mezzo principale per liberare l’energia femminile.
Siamo convinti, infatti, che sia giunto il tempo di invertire il paradigma e considerare gli investimenti in conciliazione non più unicamente come costi di welfare ma come investimenti produttivi per la crescita occupazionale delle donne, la creazione di nuovi posti di lavoro e diventano un tassello fondamentale per promuovere la cultura delle pari opportunità e contrastare quella visione patriarcale che ancora legittima discriminazioni e violenze inaccettabili