Era un appuntamento attesissimo la Napoli City Half Marathon, la mezza maratona più partecipata del sud Italia, al ritorno dopo un anno di sospensione e dopo essere stato l’ultimo grande evento svoltosi in epoca pre pandemica. Nella mattinata di domenica 27 febbraio, spettacolo clamoroso offerto dai top runners, con la vittoria sbalorditiva di un supersonico Yeman Crippa, vincitore con il tempo di 59:26 che fa segnare il nuovo, storico record italiano sulla distanza dei 21 km, e il secondo miglior crono europeo di sempre. Un risultato anche oltre le migliori attese, a dimostrazione sia delle potenzialità del mezzofondista ormai proiettato alle lunghe distanze, sia dell’assoluto prestigio raggiunto dalla gara partenopea organizzata da Napoli Running (giunta alla sua VIII edizione e già certificata Bronze Label dalla World Athletics).
E a dimostrazione dello straordinario momento d’oro dell’intero movimento dell’atletica tricolore, che continua dopo l’exploit olimpico, in un sogno da cui vorremmo non svegliarci mai.Competizione di altissimo livello, in cui Crippa ha staccato di poco sul traguardo i tre keniani Joshua Belet, Josphat Kemei e Josphat Kiprotich, tutti sotto l’ora. Nella gara femminile trionfa la keniana Gladys Chepkirui in 1:08:09, con buon margine sull’etiope Bezabh Ftaw Zeray, mentre completa il podio l’azzurra di origini ucraine Sofiia Yaremchuk, visibilmente emozionata all’arrivo, sventolando la bandiera del proprio paese natale.Dopo la parata dei top, come di consueto tagliano il traguardo i tantissimi appassionati, più o meno agonisti e più o meno competitivi, che danno un altro spettacolo e rappresentano il vero cuore pulsante delle manifestazioni.
Nell’aria frizzante ma sotto un sole più che gradevole del capoluogo campano, i circa 4000 iscritti all’inseguimento della loro personale impresa, affrontano un percorso suggestivo toccando punti di straordinaria bellezza. Partenza dalla Mostra d’Oltremare, per poi imboccare la galleria di Posillipo ritrovandosi ad abbracciare le onde sul Lungomare di via Caracciolo, fino al giro di boa in prossimità del porto, da cui si entra nel centro storico passando per Piazza del Plebiscito e tornando indietro, dando tutto verso l’arrivo.
Un folto drappello della Milonrunners ha saputo ben mescolarsi nel sempre più blu del cielo e del mare di Napoli.
Il team si fa valere con la prestazione che salta all’occhio di Salvatore Blaconà, all’ennesimo personal best (1:26:50); prova di rilievo per il suo guardaspalle Pietro d’Oppido; quindi il rientro eccellente della “vecchia guardia”, Francesco Mungari, Adriano Pirillo, Vito Cimino, Antonio Pizzuti, e Valter Contarino; i quali da esperti maestri trasmettono il loro sapere agli esordienti sulla distanza, Gabriele Pizzuti (4° posto cat. Juniores per l’appena 18enne) e Walter Cortese; infine sempre solide certezze, dai pluripresenti Carmine Sessa, Giuseppe Mendicino e Luciano Compagnone.
La manifestazione come sempre si dimostra all’insegna della multiculturalità, con atleti presenti da ben 61 diversi paesi. Non sono mancati vari richiami alla solidarietà verso il popolo ucraino e alla pace.
Lo sport, come sempre veicolo di unione e incontro, dimostra come sia facile convivere insieme semplicemente condividendo momenti ed emozioni positive.