Unanime la condanna, istituzioni e movimenti politici hanno sottolineato la gravità del danneggiamento della targa apposta a Crotone il 10 febbraio in memoria delle vittime delle Foibe.
Di seguito i messaggi del primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce, del presidente della Provincia Sergio Ferrari, del presidente consiglio comunale di Crotone Giovanni Greco e della sezione provinciale di Fratelli d’Italia.
Il Sindaco Vincenzo Voce: “Il danneggiamento della targa in memoria delle vittime delle Foibe donata alla città dall’Anioc è gesto vile, vergognoso. Lo avevo detto qualche giorno fa in occasione della sua inaugurazione: non esistono morti di seria A e di serie B, non esistono ideologie che si possano appropriare di questi morti. Esistono solo vittime innocenti della intolleranza. Volevamo dare un segnale forte in questo senso. Evidentemente c’è ancora qualcuno che vive ai margini della convivenza civile, che continua a macchiarsi dell’odio e del rancore verso gli altri. A queste persone gridiamo forte l’indignazione di tutta la comunità di Crotone. Ho già dato mandato al comandante della Polizia Locale di fare tutte le opportune verifiche per individuare i responsabili. La targa tornerà al suo posto. Proviamo dolore per il fatto che era stata apposta da pochi giorni. Ma questo vile, vergognoso episodio non fermerà un processo di pace e di tolleranza che l’apposizione di quella targa voleva fortemente significare.”
Il Presidente della Provincia Sergio Ferrari: “Vile e vergognoso il danneggiamento della targa in memoria delle vittime delle Foibe donata alla città di Crotone dall’Anioc ed apposta il 10 febbraio Giorno del Ricordo. Intendo esprimere la mia vicinanza alla città di Crotone, ai suoi rappresentanti
istituzionali, all’Anioc, e ribadire la condanna senza riserve di questo ignobile gesto. Un atto indegno che offende la memoria delle vittime e dei sopravvissuti, offende la dignità di una intera comunità, quella crotonese, che non può che
condannare e rigettare la violenza, la sopraffazione e l’ignoranza perpetrata da pochi.
La crescita morale e culturale di una comunità, passa attraverso la memoria, il ricordo ed il rispetto di tutte le vittime della violenza e della barbarie.”
Il Presidente Consiglio comunale di Crotone: “Esprimo l’indignazione e lo sdegno personale e di tutti i consiglieri comunali per il danneggiamento della targa in ricordo delle vittime delle Foibe.
Un gesto ignobile che condanniamo senza riserve.
La cerimonia che si è svolta lo scorso 10 febbraio, Giorno del Ricordo, proprio per inaugurare la targa meritoriamente donata alla città dall’Anioc, voleva assumere non solo il significato di ricordare le vittime innocenti di una delle pagine più buie della storia recente ma soprattutto indicare a tutti noi, alle giovani generazioni, la strada della pacificazione, della tolleranza, della convivenza civile.
Il danneggiamento della targa oltre a profanare la memoria delle vittime viola il principio di pace che quella cerimonia voleva fortemente significare.”
Coordinamento provinciale Fratelli d’Italia: ” La targa posta in Piazza Martiri delle Foibe il 10 febbraio scorso in occasione della giornata del ricordo, donata dalla famiglia Crea e dall’ANIOC al Comune di Crotone, è stata oggetto di un atto vandalico. Fratelli d’Italia sporgerà una querela contro ignoti sperando che siano individuati e puniti gli autori
di un gesto coì vile e incivile e che costituisce un grave oltraggio alla memoria di tutti i Martiri
delle Foibe ed una offesa a tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati.
Il mancato rispetto dei nostri fratelli italiani vittime dell’odio ideologico del Maresciallo Tito non
può proseguire ancora a distanza di anni.
Occorre avere la consapevolezza che questa pagina della storia Italiana deve essere raccontata per
quello che è stata e ciò deve necessariamente partire dall’educazione della nuove generazioni.
Per questo motivo esortiamo tutte le scuole della Provincia di Crotone ad applicare la circolare
inviata del Ministero della Pubblica Istruzione, dove si invitano le scuole a parlare agli studenti
attraverso la voce di testimoni oculari o delle associazioni degli esuli in modo che questa pagina
buia della nostra Storia, venga raccontata senza derive negazioniste.
Ci auguriamo altresì che l’amministrazione comunale di Crotone provveda all’immediato ripristino
della targa prendendo le distanze da questo vile gesto.”