Di seguito il documento politico dei consiglieri comunali di centrodestra: Giuseppe Fiorino,, Fabio Manica
Andrea Tesoriere, Fabiola Marrelli, Antonio Manica, Enrico Pedace, Mario Megna, Carmen Giancotti, Alessia Lerose, Vincenzo Familiari, Salvatore Riga.
“Il fermento che sta caratterizzando lo scenario politico nazionale e di riflesso locale, impone delle riflessioni, all’esito della quali riteniamo fondamentale avviare un percorso comune tra gli esponenti di matrice moderata, come singoli soggetti istituzionali, associazioni e partiti, che, tralasciando qualsivoglia forma di estremismo, siano disponibili a seguire l’unica via percorribile oggi in Italia ed a Crotone e, pur nel rispetto della propria storia e
delle proprie idee, abbandonando i vecchi rituali e le arcaiche liturgie che non ci appartengono e che ormai sono superate e desuete.
A Crotone vogliamo costruire ed essere l’alternativa al vecchio modo di fare politica e di amministrare, trovando tra di noi ed insieme a chi deciderà di condividere questo percorso, la giusta alchimia, cercando di riproporre lo
schema che ci ha portato alla guida della Regione Calabria.
Dobbiamo superare un sistema che, in particolar modo a livello locale, ha dimostrato, negli ultimi anni, di non essere credibile ed all’altezza dei propri compiti.
Chiederemo al Sindaco ed alla Sua Giunta quali obiettivi si sono prefissi di raggiungere nel medio e lungo termine ed i tempi di verifica del loro operato, considerato che, con il cambio di soli due assessori, il Sindaco ritiene di poter
dare nuova linfa all’agire, sinora inconcludente, della propria squadra.
Lo stiamo chiedendo da più tempo, senza alcuna risposta.
Noi vogliamo che la Città esca dall’ isolamento nel quale è piombata e ritrovi la sua forza propulsiva e di attrazione per l’intero territorio. C’è da lavorare molto e non in una logica personalistica finalizzata solo a
favorire eventuali disegni del singolo e/o di coloro i quali si ritengono leader di
gruppi inesistenti.
Noi avvertiamo la necessità di costruire insieme un percorso di sviluppo nel quale il potere politico sia a servizio alla comunità, superando l’inadeguatezza e l’incapacità fino ad ora dimostrata. Noi non ci tireremo indietro e non ci faremo fagocitare da logiche e ragionamenti del passato senza pensare al bene del territorio. Noi vogliamo ricostruire Crotone, partendo dal sistema urbano crotonese, dai quartieri popolari: Via Acquabona, quartiere Gesù e
Lampanaro, bisognosi di un rilancio sociale prima che strutturale, senza dimenticare il disagio ambientale di altri quartieri: Trecento Alloggi, Villa Giose, Vescovatello, Marinella e Sant’Antonio. Come tralasciare poi quartieri
totalmente abbandonati come Gabelluccia, Tufolo-Farina o il Centro Storico con tutte le sue contraddizioni e difficoltà, acuite dalla convivenza di nazionalità e culture diverse, nonché un quartiere/paese come Papanice.
Riferendoci all’area urbana di Crotone come dimenticare i numerosi progetti in ballo: Antica Kroton, Agenda Urbana, Rigenerazione Urbana Sostenibile per i quali occorre dare una accelerazione immediata e risolutiva.
E’ ora il momento di ricostruire .
Non sarà cosa facile e di poco conto ma stare insieme, programmando il
futuro, discutendo e dibattendo, presuppone una base ideologica ed ideale
come lo è la visione della società e della Città che vogliamo costruire e per onestà andremo avanti con la cultura della “proposta” come è giusto che sia, da opposizione responsabile e matura per il bene della città e dell’intera
comunità.”