Doppio appuntamento al liceo Gravina di Crotone nel giorno in cui si celebra l’eliminazione della violenza contro le donne, un fenomeno che ormai purtroppo fa parte della cronaca di ogni giorno e non accenna a diminuire. Nella sede centrale del Liceo si è tenuto un incontro a cui ha
partecipato una rappresentanza di studenti, l’avvocato civilista prof.ssa Lucrezia Apa e il DS Prof. Antonio Santoro. Durante l’incontro la professoressa Apa, nel suo ruolo di avvocato del Foro di Crotone, ha avuto modo di parlare con i ragazzi e di spiegare loro le origini di questa giornata. Il dibattito ha portato a spunti significativi grazie ai quali questo incontro è diventato un momento importante di riflessione che non mancherà di essere rinnovato, perché è importante parlare di violenza tutte le volte che si può e non solo una volta all’anno. Il primo passo per prevenire la
violenza è parlarne, ma il successivo è imparare ad ascoltare e poi riflettere.
Nella seconda parte della giornata al Plesso San Francesco si è svolto un interessante convegno con la presenza delle forze dell’ordine rappresentate per la questura di Crotone dal dott. Bitorzoli, con la partecipazione della cooperativa Noemi e quindi della referente e coordinatrice del centro anti-
violenza Suor Michela Marchetti, l’assistente sociale dott.ssa Felicia Foresta e la psicologa e psicoterapeuta Daniela Oliverio. Un altro importante contributo è stato dato dall’associazione fidapa con il suo presidente dott.ssa Titti Gualtieri. Un convegno che è stato aperto dai saluti e da
un’importante riflessione fatta dal Dirigente Scolastico Prof. Antonio Santoro prendendo spunto dal comunicato inviato alle scuole dal capodipartimento Stefano Versari. Il dirigente ha accolto
favorevolmente questa iniziativa organizzata dalla prof.ssa Valentina Galdieri, perché di violenza si deve parlare sempre e soprattutto perchè sono stati dati agli alunni delle importanti informazioni su
come combattere la violenza sulle donne. Un percorso che va dalla denuncia, al sostegno psicologico all’autonomia economica delle donne, un percorso difficile ma che se fatto con l’aiuto di tutte le istituzioni e le associazioni porta all’uscita dal tunnel. Gli alunni hanno ascoltato
testimonianze importanti che hanno messo in luce come anche nella nostra piccola città i casi di violenza fisica e psicologica sono in aumento. E aumentano anche le richieste di aiuto pervenute dai giovanissimi. Il ruolo della scuola è quello di sensibilizzare i ragazzi su questo tema perché violenza non è solo uno schiaffo, la violenza è nelle parole, è negli atteggiamenti.
Il liceo Gravina vuole dire basta alla violenza sulle donne, basta a quei ragazzi/uomini che si nascondono dietro la gelosia.
Un NO alla violenza sulle donne e al femminicidio inteso come cancellazione della donna, è stato chiaramente detto anche dalla rappresentante di istituto Teresa Gualtieri che nel corso del convegno
ha preso la parola facendo una riflessione a nome di tutti gli studenti. Il tema è stato ampiamente trattato anche nelle singole classi dai docenti curriculari. Nella IV A Linguistico con la realizzazione di un podcast che presenta una riflessione su due casi di uxoricidio presenti nella “
Divina Commedia” curato dalla prof.ssa Palermo. La prof.ssa Ippolito, in 5B Scienze Umane ha fatto analizzare il brano “Lucrezia” da “Ab urbe condita libri”di Tito Livio; in 1B scienze umane è stato ascoltato e analizzato il testo” Il peso del coraggio” ( di Fiorella Mannoia) ; in 5 C Linguistico
sono stati comparati letti e analizzati i brani ” La sventurata rispose” nelle due edizioni ” Fermo e Lucia” e “I promessi Sposi” ( A. Manzoni). Anche in 5 A e 5B di scienze umane con la prof.ssa Pizzuti si è partiti da uno spunto letterario con la lettura della” Ballata delle donne “di Sanguineti
per dibattere su questo tema che ha toccato gli animi dei ragazzi in modo molto profondo.
Il liceo Gravina ha vissuto questa giornata in modo molto intenso, la risposta degli alunni è stata molto positiva e la promessa fatta è di continuare a parlare di violenza sulle donne, di come riconoscerla e prevenirla e soprattutto a metterci in ascolto di chi ci è vicino. Tutti insieme
possiamo dire basta alla violenza sulle donne.