Apprendo dalla stampa di un incontro tra i Sindaci e capi gruppo del Partito Democratico.
Dalle dimissioni del Commissario Provinciale stiamo ancora aspettando che il Commissario Regionale nomini una guida per il Partito provinciale onde avere un luogo in cui confrontarci con amici e compagni delle istituzioni, dirigenti e militanti.
Apprezzo molto l’iniziativa del neo eletto Sindaco di Casabona, di promuovere il dibattito politico tra gli altri eletti per la prossima tornata elettorale provinciale.
Leggo che, a tal fine, una delegazione di 5 Sindaci del PD incontrerà il Sindaco di Crotone per verificare le condizioni per una alleanza elettorale.
Chiedo al sindaco Seminario e alla delegazione di poter riflettere insieme con la segreteria cittadina di Crotone per ascoltare il punto di vista di quanti con generosità abbiamo affrontato le elezioni amministrative ultime con una lista pur priva del simbolo per volontà di un commissario provinciale nonostante il suo fallimento a farla Lui.
La prima volta che a Crotone si siano fatte le elezioni senza una lista del PD eppure nell’unica lista presente c’era gran parte del gruppo dirigente del PD.
Ebbene, da dirigente di Crotone e ultimo rappresentante istituzionale del PD nel consesso cittadino, esprimo perplessità su un’alleanza elettorale con il Sindaco Voce, espressione di un civismo bocciato sonoramente all’ultima tornata elettorale regionale.
Una sfiducia grande dei cittadini verso la Sua azione amministrativa.
Le alleanze elettorali si fanno se vi sono le condizioni per almeno concorrere a una vittoria, ma così non è.
Il blocco di centro destra alla provincia ha già numeri solidi per la vittoria.
A che pró, mi chiedo io, quindi sancire un’alleanza a perdere con il Sindaco populista di Crotone che ha operato come un nemico contro il PD in città?
Io son convinto che un’alleanza inutile sarebbe dannosa, abbiamo tanti compagni sfiduciati da recuperare, una alleanza se pur solo elettorale avrebbe ricaduta oltremodo negativa tra i nostri elettori, tanti, che sfiduciati hanno fatto parte di quel popolo che alle ultime elezioni Regionali si è astenuto dal partecipare contribuendo ad una sconfitta pesante del PD.
Dobbiamo lavorare perché c’è poco tempo anche in vista della tornata delle politiche che si avvicina con messaggi chiari che il grande partito della sinistra italiana non insegue populismi beceri, nemici della democrazia anche solo per alleanze a perdere come nel caso della Provincia.
L’alleanza col populista Voce, nostro avversario politico, non ci serve.
Quanti di noi candidati alle scorse elezioni comunali di Crotone , nella lista promossa dalla segreteria cittadina pur senza simbolo che ha raggiunto oltre il 6%, siamo stati contrapposti al Sindaco Voce sul piano valoriale e del programma amministrativo.
Il Sindaco della città, frutto di una reazione populista, in un solo anno è politicamente ed elettoralmente crollato per la sua incapacità amministrativa e i suoi limiti relazionali.
Non governa i suoi consiglieri comunali di maggioranza.
Eppure, i nostri Sindaci conoscono bene i problemi che hanno nel governare i consigli comunali in questa fase storica della politica italiana.
Un’alleanza elettorale con Voce metterebbe in discussione la possibilità di una adeguata ricostruzione del Partito nella città capoluogo perché i cittadini non ci comprenderebbero.
Pertanto mi aspetto dai Sindaci del PD un’azione innovativa, originale che verifichi condizioni per maggioranze inedite, perché no “maggioranze di unità locale” per una coesione tra forze politiche e parti sociali che siano laboriose e responsabili, insomma una declinazione di ciò che sta avvenendo a livello nazionale, in previsione dei delicati compiti di programmazione che la provincia avrà per alcuni atti propedeutici al PNRR.
Se tali condizioni ,una volta verificate, non dovessero esserci allora non c’è alternativa ad una linea di rigorosa opposizione con un profilo autentico progressista e riformista per questo territorio senza esperimenti civici improbabili