Dopo una selezione di 100 giovani talenti di ogni regione d’Italia, si è tenuta a Modena, nel corso della fiera iMeat 2021, la finale del Campionato Italiano Giovani Macellai.
Sedici professionisti under 35, valutati nelle varie tappe regionali dagli esperti tutor della Federcarni, che si sono confrontati a colpi di coltello e lavorazione della carne.
Dopo il successo della tappa di Crotone, molto attesa nella finale di Modena è stata la prima edizione del Premio Cuomo Method, prova di abilità in cui gli sfidanti sono stati chiamati a produrre in meno di un’ora il salume cotto più buono.
I cinque finalisti della sezione “L’Innovazione in Macelleria” si sono contesi il prestigioso premio Cuomo Method Gold Edition, organizzato dall’Accademia Nazionale Italiana Tradizioni Alimentari e dalla Stagionello Academy.
I cinque giovanissimi faranno parte di uno special team che rappresenterà la professione del macellaio italiano in varie esibizioni nazionali ed estere.
La prima selezione sarà composta da Raffaele Carfagna, Mario Di Giorgio, Francesca Di Mario, Luca Russo e Gina Paradiso.
Quest’ultima è stata la vincitrice della prima edizione del premio, consistente in un dispositivo tecnologico di ultima generazione del valore di ventimila euro, a cui si assocerà un percorso di alta formazione con la ANITA Academy che porterà la giovane campana ad aumentare le proprie competenze con una professionalizzazione di carattere internazionale.
Quanto avvenuto ad iMeat ha concluso un percorso di promozione dell’antica arte della macelleria italiana che vuole attrarre le nuove generazioni verso una professione ricercata sia a livello nazionale che internazionale, tesa alle novità del mercato.
Quanto sta emergendo, grazie al lavoro di rappresentanza di Federcarni, è che oggi il macellaio rappresenta un profilo di alta competenza e di sicuro riferimento per il consumatore, che lo vede sempre più come garante di sicurezza della qualità, tanto per la salubrità delle carni quanto per la diversificazione di prodotti nuovi, come ad esempio i “pronto a cuocere”.
L’evento di iMeat è servito a rafforzare il lavoro comune di Federcarni e Accademia Nazionale delle Tradizioni Alimentari per accompagnare il percorso di crescita della tradizionale macelleria italiana verso le botteghe delle carni, con particolare attenzione alla gastronomia e ai valori nutraceutici dei prodotti, utilizzando la tecnologia insieme all’estro manuale dei giovani professionisti della carne.