Di seguito la nota di Valentina Galdieri.
“L’installazione che, da qualche giorno, è stata montata a piazza Pitagora, al di là dei giudizi estetici, deve consentirci di aprire una seria riflessione su quanto sta avvenendo nella nostra città, soprattutto nell’ambito della cultura e ancora di più dei beni culturali.
Un plauso va ai commercianti che hanno sentito il dovere civico di fare qualcosa per la nostra città.
Nel momento in cui i cittadini, in prima persona, intervengono per migliorare l’abitabilità e l’accoglienza di questa nostra Crotone, è necessario evidenziare il un gesto di civiltà e di crescita dell’intera comunità.
La riflessione va fatta, cominciando proprio dal gesto di questi commercianti. Perché hanno sentito il bisogno di intervenire su piazza Pitagora?
La risposta è molto semplice: perché il centro di Crotone, il nostro salotto, un po’ come tutta la città, è stato abbandonato a sé stesso.
Di sicuro il gesto dei commercianti è un segnale positivo, che manifesta una reale volontà e desiderio di partecipare al miglioramento della città soprattutto nei suoi luoghi più significativi, però il risultato prodotto non può considerarsi tale.
Piazza Pitagora ha bisogno di un vero e proprio monumento, che tutti i crotonesi vogliono e che ne esalti il suo nome e dia un reale senso di identità all’intera comunità cittadina.
Lo avevo annunciato a dicembre 2018, quando la Giunta comunale di allora, su mia proposta, ha dato il via all’iter burocratico per la riapertura del “Pythagòras Lab” del maestro Gaspare Brescia e poi per la realizzazione vera e proprio del monumento dedicato a Pitagora.
Il “Pythagòras Lab” è stato ideato come un laboratorio culturale, un’officina partecipata e partecipativa in cui protagonisti saranno i cittadini. Ciascuno potrà e dovrà sentirsi l’artefice el’autore di un’opera che rappresenta già nei cuori di tutti i crotonesi l’identità e le radici comuni,
perchpè non bisogna dimenticare che nel cuore e nella testa dei crotonesi esiste già la statua di Pitagora ed è proprio quella di Gaspare da Brescia.
Il progetto era ambizioso e ha richiesto un po’ di tempo per reperire i fondi.
Ad ottobre 2019, sempre su mia proposta, l’allora Giunta ha approvato il “Piano di Comunicazione” di Antica Kroton, in cui ci sono ben 380 mila euro per la realizzazione del monumento di Gaspare Brescia e per la campagna di comunicazione nazionale e internazionale intorno alla figura di
Pitagora.
Si badi bene: 380 mila euro, non solo per la realizzazione del monumento, ma, soprattutto per fare degli approfondimenti sulla figura di Pitagora e per condividere questo grande evento con l’Italia e con il mondo intero.
Perchè il Pitagora di Kroton lo aspettano in tanti e non solo a Crotone.
Purtroppo, a causa delle dimissioni dell’allora sindaco, noi non siamo riusciti a realizzare quanto programmato, ma le risorse ci sono, il progetto “Pythagòras Lab” c’è, va solamente completato l’iter burocratico.
Giusto per completezza di informazioni, il “Piano di Comunicazione” di Antica Kroton è pari ad un progetto esecutivo, e pertanto immediatamente cantierabile, si può, cioè, procedere immediatamente alla spesa.
Ora mi chiedo, è possibile che in dieci mesi di amministrazione Voce, nessuno si sia preso la briga di compiere l’ultimo passo e dare il via alla realizzazione del monumento di Pitagora?
Possibile che dobbiamo assistere a teatri e teatrini che hanno l’unico scopo di confondere e creare disinformazione ad arte per nascondere il nulla amministrativo di questa Giunta e della sua maggioranza?
Possibile che Crotone debba assistere a consigli comunali come quello del 29 dicembre scorso, durante il quale per ben due ore si è ciarlato di cose che già esistono e sono agli atti del Comune di
Crotone. Mi riferisco alla mozione presentata dal consigliere comunale del gruppo stanchi dei soliti, Iginio Pingitore, che proponeva una raccolta fondi per realizzare il monumento di Pitagora, quando
il finanziamento è già bello e pronto e va aperto soltanto il cantiere?
Ed oggi, la nostra città è costretta a “doversi accontentare” di installazioni provvisorie che richiamano la figura del nostro grande filosofo, invece di concludere l’iter amministrativo da me iniziato, e realizzare, finalmente, il monumento di Pitagora?
Possibile che l’assessore alla Cultura, Rachele Via, su tutto questo non proferisca parola?
Siamo tornati ai tempi, di valloniana memoria, quando l’assessorato alla Cultura è stato ridotto alla semplice presentazione di libri, come se la cultura fosse solo questo e come se i “beni culturali” non
facessero parte delle deleghe di questo assessorato?
Possibile che l’assessore alla Cultura non abbia studiato tutto ciò che è stato realizzato da altri e prima del suo arrivo, così da poter lavorare concretamente alla realizzazione di progetti amministrativi?
Eppure, l’assessore Via ha trovato un’ottima base di idee e finanziamenti, ricevuti in eredità dalla tanto bistrattata precedente amministrazione.
Progetti elaborati da quella stessa Crotone Sviluppo, tanto infangata e screditata, ed infine liquidata, dall’amministrazione Voce.
Un assessorato che ad oggi ha fatto solo propaganda, come è stato fatto in occasione della semplice “riapertura” della Sala Margherita, che è stata oggetto semplicemente di una “risistemata”, una semplice ma doverosa attività di manutenzione, anche questa finanziata grazie ai progetti elaborati da Crotone Sviluppo e portati avanti dal mio assessorato.
Invito questa amministrativa a rivedere assieme al dirigente di settore tutta la documentazione presente in comune sul monumento di Pitagora, dalla progettazione al finanziamento già presente
all’interno del progetto Antica Kroton. Non la realizzazione di un semplice monumento, ma un progetto che vede in Pitagora e nel suo monumento, un riferimento identitario di una comunità che per lungo tempo ha girato le spalle al passato e che lo ha dimenticato.
Basta perdere tempo nelle sciocchezze.”