Di seguito la nota dei consiglieri comunali Fabrizio Meo e Carmen Giancotti.
“Il contegno in questi giorni d’emergenza tenuto dal Sindaco Voce desta grande preoccupazione forse ancor più delle gravi emergenze che la Città è chiamata ad affrontare non per sua colpa.
Alla tragedia della spazzatura si è aggiunta un’interruzione dell’erogazione dell’acqua che a distanza di giorni ancora ci affligge e sui cui ritardi e cattiva informazione pretendiamo sia fatta piena luce.
Il meno che si possa dire è che il Sindaco, ha brillato di suo per superficialità, diramando, nella mattinata di domenica una dei suoi sconcertanti messaggi social, nel quale profetizzava che la risoluzione del problema sarebbe stata questione di ore, ebbene, sono trascorsi giorni ed ancor a non pochi crotonesi manca l’acqua.
Nello stesso messaggio, sembra ancora difficile a credersi, prometteva per tutto il perdurare l’emergenza l’acqua a domicilio o nelle immediate vicinanze di esso e ci pare invece che neppure l’unità di crisi sia mai stata mai istituita.
In primo luogo perciò, come consiglieri comunali e cittadini, ci attendiamo che per ogni eventualità futura, si appronti un piano d’emergenza cui ricorrere in situazioni come quella che abbiamo vissuto al fine di riuscire ad intervenire con la necessaria tempestività e comunque salvaguardare la salute quantomeno di anziani bambini e fasce deboli ed affinché ciò avvenga ci adopereremo in tutte le possibili sedi.
In ogni modo, deve ulteriormente precisarsi di come, il Sindaco, nella serata di lunedì, evidentemente non pago, preannunziava che nella giornata successiva la spazzatura sarebbe sparita per incanto, al contrario, la spazzatura rimaneva dove era e dove ancora sta, ma si materializzava invece un’ordinanza sindacale che brilla per i suoi profili d’illegittimità e che si connota per l’assenza e la trascuratezza, a noi pare, di pareri obbligatori per legge e che da sola dovrebbe far riflettere sull’alto grado di professionalità di chi l’ha scritta e consigliata.
In ogni caso ove invece ci sbagliassimo e la stessa fosse non soltanto legittima quanto persino utile e risolutiva dei problemi che ci affliggono ci domandiamo perché allora non sia stata adottata prima, perché attendere la sciagurata ordinanza di Sperlì e perché, far precedere la propria ordinanza da tre giorni di serrata campagna elettorale che giusto per inciso Voce e quel campione di cristallina coerenza che è il dott. Tansi hanno inteso inscenare, nella stessa giornata di domenica in cui la città boccheggiava per la crisi idrica, a Parco Pitagora, luogo che mai era stato teatro di convention elettorali, oltretutto per le ragioni motivatamente e pubblicamente espresse dal Commissario Prefettizio Costantino i cui ammaestramenti Voce disattende quando non dovrebbe ed ha invece inteso dissennatamente perseguire solo per giustificare la perdurante chiusura degli impianti sportivi comunali che pure ha prodotto oltre alla paralisi dello sport nella nostra Città la catastrofe verificatasi nel Palamilone, oggi diruto ed inagibile.
Crediamo che al punto in cui siamo che il Sindaco meglio avrebbe fatto a confessare la propria impotenza e richiedere l’intervento della Protezione civile e del Governo italiano.
A questo punto non ci resta che rimanere fiduciosi in un intervento di sua Eccellenza il Prefetto che siamo certi non vorrà esimersi dal volere spendere una parola che induca al rispetto delle regole innanzitutto, ma anche della costumanza e della democrazia.
Come cittadini e come consiglieri comunali, ben consapevoli della conoscenza che il Prefetto ha delle problematiche del territorio, che il suo autorevole richiamo al rispetto della legge, alla moderazione ed alla ponderazione non tarderà ad arrivare, pur nella consapevolezza che da solo non sarà sufficiente, toccando a noi tutti il compito di lottare per preservare quantomeno il futuro dei nostri figli.”