Il deputato Francesco Sapia, di “L’alternativa c’è”, ha interrogato il ministro della Salute sullo stato dei lavori di adeguamento della Medicina nucleare dell’ospedale di Crotone, chiusa da circa 2 anni.
Il parlamentare, che alla Camera siede in commissione Sanità, vuole notizie certe, anche sui tempi di riapertura del reparto, «al di là – si legge in una sua nota – delle ripetute rassicurazioni sul punto, da ultimo quelle della sottosegretaria Dalila Nesci, secondo la quale si sta lavorando per coprire le spese relative alla riqualificazione e ristrutturazione, attraverso il bilancio dell’Asp».
«Ormai – incalza Sapia – le chiacchiere stanno a zero. Ma ai malati chi ci pensa? Continuano le loro trasferte fuori sede e gli esami a pagamento. Se i tempi si dilatano, mi viene il dubbio che qualcuno voglia riversare l’utenza sul privato, che è un classico della Calabria, con la benedizione di una politica troppo spesso latitante, se non compiacente».
«Ricordo – continua il parlamentare di L’alternativa c’è – che già nel gennaio 2020 vennero raccolte oltre 1.750 firme per chiedere l’immediata riapertura del reparto in questione.
Rammento, inoltre, che a Crotone vi sono circa 1.000 accessi all’anno in Oncologia. Lo sa bene il commissario aziendale Sperlì.
Non accetto, quindi, ulteriori rinvii e promesse a vuoto.
Mi auguro che Sperlì dia notizie definitive e che non succeda come per i concorsi a primario nell’ospedale di Crotone, altra pratica lunghissima su cui permane un grande, grave silenzio.
I crotonesi meritano una buona sanità pubblica. In proposito, sarebbe complice del degrado politico chi dovesse tirarsi indietro o fare l’ignavo».