Di seguito la nota del Circolo PD online “Nilde Iotti”
La chiusura dell’unità di Terapia intensiva neonatale (TIN) dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone rappresenta l’ennesimo capitolo della travagliata vicenda della sanità calabrese e crotonese in particolare.
Un dramma anche non ha subito alcun cambio di marcia significativo dalla nomina dell’ultimo commissario ad acta, malgrado i soliti proclami di cambiamento ormai ben noti a tutti i calabresi.
La chiusura di una risorsa così rilevante per il servizio sanitario pubblico si inserisce nel generale ridimensionamento dell’Asp crotonese che sembra non avere mai fine.
Pur comprendendo la necessità di razionalizzare la spesa pubblica per la sanità regionale, non è più possibile accettare il costante smantellamento dei presidi sanitari territoriali, in una realtà come
quella crotonese di certo non conosciuta per la qualità delle sue infrastrutture e dei collegamenti con gli altri capoluoghi ed hub sanitari.
È più che mai necessario rinforzare l’ospedale cittadino, per garantire il rispetto ed il raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza.
Questa necessità non può più basarsi solo su appelli e proclami, pur appassionati, ma privi di contenuti e di una visione di insieme. Il bacino crotonese è perfettamente in grado, per caratteristiche e numero di nascite, di giustificare la presenza di un presidio di TIN.
Allo stesso tempo è più che mai necessario capire come rendere il San Giovanni di Dio realmente attrattivo per il personale medico-sanitario altamente specializzato, affinché possa garantire anche l’esistenza di questi servizi fondamentali e con alti standard qualitativi. Solo in questo modo si
potrà arginare una crisi costante che oggi ha investito la Terapia intensiva neonatale ma domani potrebbe riguardare altre unità ed altri reparti ospedalieri.
Facciamo appello alle nostre rappresentanze politiche di partito, al Sindaco e a tutti i rappresentanti istituzionali della città ad ogni livello, per rilanciare l’idea di un collegamento con il Polo
universitario di Catanzaro, affinché le strutture sanitarie crotonesi possano diventare la sede di formazione di tanti specializzandi. Si investa su una cooperazione, tramite convenzione o altre forme, tra l’Università e l’Ospedale cittadino, affinché quest’ultimo possa diventare non più e solo
punto di partenza ma anche meta di personale altamente qualificato.