Di seguito la nota di Claudia Aloe – Responsabile Scuola PD Cirò Marina.
Ed ecco che l’anno scolastico volge al termine, senza lode né gloria, e chiuderà nel più assordante silenzio in presenza a causa come tutti sappiamo della Pandemia da Covid-19.
Eppure nonostante le difficoltà imposte dal virus eravamo partiti così bene, con un organizzazione ineccepibile (e lo dico senza ironia alcuna): controllo sierologico del corpo docente ed ata prima di iniziare, chiusura al primo campanello d’allarme e subito tamponi gratuiti per riaprire e ripartire in sicurezza. Ma dopo Natale qualcosa è cambiato, il sostegno alla scuola da parte della nostra amministrazione si è un po’ perso strada facendo.
– Analizziamo i fatti: dall’inizio dell’anno i nostri ragazzi hanno usufruito di attività in presenza per uno scarso 50% mentre il resto si è svolto in DaD. Ora, capisco la situazione pandemica galoppante sul nostro territorio, ma era proprio necessario privare i nostri figli della scuola in presenza? Anche perché il resto del paese ha continuato a vivere come se nulla fosse, mente i nostri ragazzi/bambini sono stati privati di contatto umano, di confronto con i simili, di vivere la propria età con quella spensieratezza che non conoscono più. Il piano B della scuola, la DaD, è un mezzo da utilizzare solo se prettamente necessario (presenza di un contagio, chiusura della classe, quarantena, sanificazione degli ambienti contaminati, riapertura dopo 14 giorni) e non come unico mezzo per proteggere i nostri ragazzi. Anche perché fuori dagli ambienti scolastici non risulta ci siano state restrizioni o sempre dichiarazione di zone rosse per arginare contagi. Spetta ad un amministrazione che si rispetti il compito di mettere la SCUOLA prima di tutto, nel resto d’Italia la scuola ha resistito ed è rimasta in prima linea sempre e comunque, mentre nel nostro paese è sembrato di vivere in una realtà parallela in cui la continua apertura e chiusura delle aule non ha portato solo problemi ai nostri ragazzi a livello psichico ma anche all’incuria della scuola stessa, in quanto tutta la normale manutenzione (soprattutto dei giardini) è stata messa in secondo piano.
Chiedo a questa amministrazione, in veste di genitore, insegnante ed esponente di un partito politico di prendere coscienza che un nuovo anno in queste condizioni non può esistere ed organizzarsi sin da ora. Bambini che si ritroveranno in terza primaria, senza aver effettivamente frequentato i due anni precedenti, ragazzi che saranno catapultati in terza media senza aver effettivamente vissuto quest’ordine di scuola. E’ tempo di far ritornare la scuola nelle priorità dell’attività di questa amministrazione: mettere in sicurezza gli ambienti, organizzate il servizio mensa per garantire il tempo scuola ai ragazzi, fare in modo che la scuola chiuda solo se prettamente necessario e non su improvvisazione, compreso la giusta e corretta informazione in tempi utili a genitore, alunni e personale docente. Date alla scuola la centralità e l’importanza che merita, non mettetela più in secondo piano. In fondo è l’officina che sfornerà uomini e donne di domani, e costruiranno il futuro di questa terra.