Tanto tuonò che piovve…
E così nella serata di lunedì 31 maggio 2021, dopo mesi di scaramucce, attacchi, e discussioni tra smentite mal gestite e minacce alla stampa (“Porta chiusa per il neo commissario Calabretta”, cambiata la serratura della sede crotonese, le chiavi restano in mano a Cerrelli.) (L’avv.Cerrelli e la consigliera Cavallo (Lega) non ci stanno, inviano richiesta di rettifica e si riservano di proporre querela contro Krnews24 e la giornalista Maria Bonaiuto), rea di aver fatto il proprio lavoro riferendo di quello che stava accadendo nella Lega crotonese, l’avvocato Cerrelli e la consigliera comunale Marisa Luana Cavallo sono stati espulsi dal partito guidato Matteo Salvini.
Il provvedimento, come detto, è arrivato nella serata di lunedì 31 maggio alla fine di una giornata, solo l’ultima in ordine di tempo, in cui il tandem Cerrelli-Cavallo e quello che loro definiscono “gruppo storico” hanno inoltrato alla stampa copia della missiva ( Lega, il gruppo Cerrelli-Cavallo scrive a Salvini e “lava i panni in pubblica piazza”: “il Commissario Calabretta preferisce non fare i gazebo, piuttosto che coinvolgere il gruppo storico, che sa come si fa un gazebo”) che gli stessi hanno recapitato a Salvini, che lungi da essere un tentativo di ricomposizione è piuttosto un atto di accusa nei confronti del commissario Calabretta.
E così nel provvedimento firmato dal commissario regionale avv. Saccomanno e dal commissario della Sezione di Crotone avv. Calabretta si fa riferimento alle ragioni che hanno portato al commissariamento della sezione crotonese “clima rissoso esistente e per l’evidente incompatibilità a proseguire una strada serena e virtuosa tra le varie fazioni del partito”.
Ripetute sono state le uscite sulla stampa da parte dell’avvocato Cerrelli per inficiare e mettere in discussione la gestione dell’avv.Calabretta, interviste e comunicati in cui Cerrelli ha spesso fatto riferimento a presunti “poteri forti” in azione per estrometterlo dal partito.
Strenuo è stato poi il tentativo dell’avvocato Cerrelli di negare l’azzeramento delle cariche nella provincia di Crotone e quindi anche della sua (Lega, la consigliera Cavallo mette in discussione il commissario regionale Saccomanno, a Crotone è cortocircuito.), e anche quando questa è stata ribadita e resa pubblica ( La Lega in Calabria si riorganizza. Ancora sotto esame Crotone e Cosenza che sono ufficialmente senza coordinatori provinciali.) ( Lega, la Sezione di Crotone sarà guidata dall’avv. Calabretta. Il commissario Saccomanno ribadisce: tutti gli incarichi sono stati azzerati il 24 gennaio, compreso quello di Cerrelli.), ha continuato ad inviare comunicati esternando una linea politica che non era più quella della segreteria provinciale e cittadina, ma piuttosto quella personale e di un gruppo di persone che si rifacevano a lui e non al partito.
La lettera inviata al leader Salvini e resa nota sui social e sulla stampa non è altro quindi l’epilogo di una vicenda che affonda le radici nel tempo, di una condotta che è stata ritenuta e definita dai commissari Saccomanno e Calabretta “oltremodo lesiva per il partito, irriguardosa e, comunque, contenente considerazioni non corrispondenti agli effettivi accadimenti”.