In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, bifobia e transfobia, organizzata dalle consigliere di parità Dalila Venneri e Floriana Mungari, si è tenuta, questa sera, presso la Sala Consiliare l’iniziativa “Liberi di Essere”.
Nella sua introduzione, la consigliera comunale e componente della Commissione Politiche Sociali e Pari Opportunità Dalila Venneri ha evidenziato come “in tutto il mondo le persone continuano ad essere vittime quotidianamente di violenza, esclusione e discriminazione. Queste giornate sono opportune affinché il dibattito diventi pubblico e la discussione sia utile a dare informazioni reali sulle questioni. Tutti nascono liberi ed uguali in termini di dignità e diritti. Il nostro impegno deve essere quello di garantire a tutti il diritto alla libertà di essere se stessi”
Nel suo intervento la consiglieracomunale e componente della Commissione Cultura e Pari Opportunità Floriana Mungari ha sottolineato che: “celebrare questa giornata per noi significa porre un tassello contro l’omologazione, le discriminazioni tutte, le violenze verso chi non risponde ad un modello patriarcale standardizzato da tempo. L’obiettivo comune è porre al centro “la tutela della persona”, intesa come tutela della libertà di scelta, di autodeterminazione, del diritto alla dignità e alla salute, in ogni contesto. Se riusciamo a raggiungere questo obiettivo allora diventerà più difficile praticare soprusi di ogni genere”
Il sindacoVincenzo Voce ha sottolineato che dietro tutto quello che si dibatte ci sono sempre le persone ricordando un momento importante, la prima unione con il rito civile tra Valeria e Celeste: “un passaggio che sottolinea la grande civiltà della nostra città ma soprattutto ci fa comprendere che una comunità è fatta di persone. E sono le persone che fanno una comunità. Quello che prevale sempre è l’amore tra le persone, questo evento non deve essere considerato eccezionale ma semplicemente una unione tra persone che si vogliono bene“
Beatrice Brignone, segretaria nazionale di Possibile, ha fatto un excursus del termine genere e poi, evidenziando l’importanza della proposta legge Zan: “ogni persona ha diritto che lo Stato gli sia vicino. E’ un impianto assolutamente europeo che intreccia realtà diverse”
Francesca Druetti, operatrice culturale edautrice del libro “Over the rainbow”: “bisogna evitare i soliti stereotipi. Siamo otto miliardi di persone sul pianeta. Ciascuno ha diritto alla propria dignità. Il bisogno di farsi sentire è sempre opportuno per garantire la dignità di ciascuno. Anche sulla scuola bisogna lavorare tantissimo, i bambini sono i più fragili”
Anna Gioia Abbonante, attivistae ricercatrice, ha raccontato la sua esperienza: “il mio percorso è stato particolare. Vengo da un ambiente familiare che mi è stato sempre vicino. Ma il passaggio deve essere sociale e culturale. E’ importante che la società non faccia sentire le persone “diverse”. Sono stata un “autodidatta”, per il futuro non dovrà essere più cosi”
Francesco Perri, presidente Arci: “le scelte delle persone si intrecciano con le leggi che debbono tutelare queste scelte. Crotone, negli anni, ha affrontato queste tematiche e sono state fatte delle battaglie per il riconoscimento dei diritti di ciascuno. Sicuramente abbiamo un substrato culturale di apertura e tolleranza che è importante trasferire alle giovani generazioni. La giornata di oggi è un segnale importante così come è importante che ci sia una legge che difenda la libertà delle persone”
Caterina Marano, avvocato foro di Crotone: “il titolo scelto per questo convegno richiama un concetto fondamentale: la libertà di ciascuno è figlia dell’educazione e del rispetto e si arricchisce accettando la diversità degli altri. Nel corso degli anni è aumentata la sensibilità sul tema ma bisogna ancora impegnarsi: in molti paesi del mondo la diversità è ancora considerata reato”
Pasquale Montesano – fondatori progetto Kalos: “questo convegno è motivo di soddisfazione per quanti si battono contro ogni discriminazione. Il nostro progetto nasce da un avviso pubblico del ministero delle Pari Opportunità e proprio sul nostro territorio, nella nostra provincia, abbiamo trovato la forza e le energie necessarie, oltre che le persone naturalmente, per portalo avanti. Nasce un centro contro le discriminazioni di genere per dare un sostegno a chi è vittima di violenza, dove nessuno si sentirà più solo”
La commovente testimonianza diDavide ha evidenziato, ancor di più la necessità, di questi momenti di riflessione così come l’incisivo intervento di Goffredo: “oggi abbiamo dimostrato che questa città non è chiusa ma aperta al cambiamento”
Filly Pollinzi, assessore alle Pari Opportunità Comune di Crotone: “la nostra scelta di campo non può essere quello dell’uguaglianza, così come hanno dettato i nostri padri costituenti. Le cose cambiano se le cambiamo insieme”