Mi sorprende la presa di posizione della Presidente Pari Opportunità Carmen Giancotti che con il suo comunicato, dopo aver votato in Consiglio Comunale, il 2 dicembre 2020, contro l’approvazione del Ddl Zan, sia caduta ingenuamente nella trappola costruita ad arte dai promotori del pensiero unico politicamente corretto.
È quanto afferma il Capogruppo della Lega presso il Comune di Crotone, Marisa Luana Cavallo.
Mi permetto di consigliare alla Presidente Pari Opportunità – con la quale vista la sua indiscutibile disponibilità, sicuramente avremo modo di confrontarci in maniera più approfondita anche sulla giornata internazionale contro l’omofobia – di informarsi meglio prima di fare affermazioni infondate nei fatti.
Diversamente da quanto da lei sostenuto, i casi di discriminazione delle persone omosessuali non sono certamente all’ordine del giorno; infatti -continua la consigliera Cavallo – in otto anni, secondo i dati del Ministero dell’Interno le presunte condotte illecite – non condanne definitive, ma mere segnalazioni – con intenti di discriminazioni per ragioni di orientamento sessuale o di identità di genere sono 212: 26,5 segnalazioni all’anno.
Non c’è, dunque, alcuna emergenza sociale, come, invece, la dittatura del pensiero unico ci induce a credere.
Ritengo, peraltro, offensivo, – continua la Cavallo – categorizzare le persone per poi dividerle in base al loro orientamento sessuale. La violenza, fisica o verbale va sempre e comunque condannata smettendola però di far passare il nostro paese come omofobo, cosa non vera.
Così come già affermato dall’Avv. Giancarlo Cerrelli, ritengo che l’organizzazione del convegno Lgbt, presso la stessa Casa comunale nella quale il Consiglio comunale di Crotone, il 2 dicembre 2020, ha approvato la mozione contro il Ddl Zan, sia un atto grave, irrispettoso dell’indirizzo che il Consiglio Comunale ha dato alla Giunta.
Appare tra l’altro, alquanto, inopportuno l’uso dello stemma comunale sulla locandina di un convegno divisivo come quello patrocinato dal Comune.