Alla fine conta il risultato e un pareggio non è male per come è maturato, ma quanti errori e quanta sofferenza. Tutto amplificato per una Pallamano Crotone che ha perso la tranquillità e lo dimostrano le tante esclusioni per due minuti. I giocatori da qualche tempo non sembrano più sereni e lucidi, hanno paura di sbagliare e infatti sbagliano più del dovuto specie dalla sei metri.
Se si parte dal termine allora si vede una Pallamano Crotone determinata a riacciuffare il risultato visto che è sotto e non di poco. Negli ultimissimi minuti però piazza un parziale di nove a tre che le permette di raggiungere il pareggio. Le partite però di minuti ne durano sessanta e la tenuta mentale di questa squadra è preoccupante, si blocca e non riesce a giocare. A conferma di ciò è il tanto tempo trascorso in campo senza segnare. La prima marcatura del secondo tempo arriva addirittura dopo oltre nove minuti, un’eternità nella pallamano.
La partita non inizia per niente bene, pronti via e i padroni di casa sono già sotto di due reti. Con calma riescono a ribaltare la situazione portarsi sul tre a due e la gara si gioca punto a punto contro un buon Altamura ma non certo irresistibile. Nel primo tempo è Mariano a tenere in partita i rossoblù con reti e giocate intelligenti e tecniche.
Il tecnico del Crotone Antonio Cusato fa girare molti dei suoi giocatori cambiandogli continuamente posizione in campo e a un certo punto opta per un inconsueto doppio pivot sperando di sorprendere gli avversari. Il risultato si inchioda sul dieci pari per diversi minuti, regna l’equilibrio fra due squadre che non sanno sormontare l’avversario, i pugliesi si innervosiscono e subiscono qualche espulsione di troppo che nell’economia dell’incontro ha favorito i pitagorici, ma nel finale si portano avanti.
Cusato non sfrutta l’intervallo, la sua squadra esce dagli spogliatoi timorosa e disorientata tanto che nel secondo tempo praticamente inizia a giocare dopo dieci minuti.
La seconda frazione di gioco sembra quasi da oratorio con errori grossolani, compiuti da ambedue le formazioni complice anche una forma fisica non perfetta, le squadre sono apparse decisamente giù di tono e a corto di ossigeno. I ritmi sono stati abbastanza blandi.
Troppo bassa la percentuale di realizzazione per la Pallamano Crotone che a pochi minuti dal termine sembrava ormai spacciata. Se una partita che sembrava ormai persa è stata raddrizzata, è soprattutto grazie alle parate di Cortese e ai gol di Fiorenza che alla conclusione ha sbagliato meno degli altri.
Il Crotone raddrizza la situazione, ma troppa sofferenza, troppi blackout per lunghi tratti di partita, il bicchiere è mezzo pieno, ma solo se lo si vuole vedere così.