“Operazione verità”, così è stata definita durante la conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio di ieri ed alla quale hanno partecipato i consiglieri comunali del gruppo “ Crotone città di tutti” Danilo Arcuri e Antonio Megna, l’ex amministratore unico di Crotone Sviluppo Gianfranco Turino e la consigliera regionale on. Flora Sculco, l’azione che si deve intraprendere quotidianamente per restituire ai cittadini e a Crotone la possibilità di saper, conoscere e quindi autodeterminarsi.
Oggetto primario della conferenza stampa e quindi dell’operazione verità la vicenda “Crotone Sviluppo”: i presenti non ci stanno ad assistere ad una mistificazione della realtà, ad un’operazione che ha le “proprie ragioni nel pregiudizio e nella volontà di distruggere“.
I numeri, i dati, gli atti, di questo hanno parlato i due consiglieri comunali e soprattutto l’ex amministratore di Crotone Sviluppo: progetti, lavoro, e risorse finanziarie, milioni di euro intercettati e messi a disposizione della città grazie al lavoro di cinque professioniste, grazie al lavoro di una società al servizio di Crotone.
E allora diamo un po’ di numeri…
- Piano rifiuti “Interventi per il miglioramento dei servizio di raccolta differenziata in Calabria”: euro 2.195.405,00 (progetto per il quale Crotone si è classificata al secondo posto in Calabria, prima tra le città capoluogo).
- Strategia di Sviluppo Urbano sostenibile della Regione Calabria ( Agenda Urbana): euro 17.309.102,75.
- Assistenza tecnica progetto Antica Kroton: euro 61.700.000,00.
- Presentazione di percorsi di politiche attive, nelle modalità dei tirocini ( annualità 2018): euro 360.000,00.
- Presentazione di percorsi di politiche attive, nelle modalità dei tirocini ( annualità 2019): euro 360.000,00.
- Bibliobus: euro 50.030,00.
- Biblioteche di quartiere: euro 80.000,00.
- Living Labs: euro 430.000,00.
- Contratto istituzionale di sviluppo ( Lo sviluppo del Porto di Crotone): euro 24.000.000,00.
Totale? Euro 106.484.537,75.
Un importo che ha consentito e consentirebbe alla città di Crotone, nonostante il blocco della Corte dei Conti, di aprire cantieri, ridisegnare l’assetto urbano e sociale della città, di dare ossigeno.
Alcuni di questi progetti, Bibliobus e Biblioteca di quartiere, per esempio sono le attività che in queste settimane stanno consentendo all’amministrazione Voce di avere visibilità, non trascorre giornata senza che dall’ufficio stampa del Comune arrivi puntuale e preciso il resoconto dell’attività svolta nell’ambito di questi due progetti ed attività
In tempi di magra, se si spulcia l’albo pretorio del Comune pitagorico è un susseguirsi di provvedimenti di fine quarantena, qualche adempimento burocratico/finanziario, e poco altro..troppo poco altro, i progetti e le risorse finanziarie rese disponibili dal lavoro di Crotone Sviluppo diventano ossigeno non solo e non tanto per la città, ma per questa amministrazione.
Ma ieri non si è parlato solo di cifre, che già da sole basterebbero a chiunque per rabbrividire dinnanzi l’ipotesi di perdere la “gallina dalle uova d’oro”, si è parlato anche di “artifizi normativi goffamente messi in campo per creare un alibi a questa amministrazione”.
Ed allora ancora una volta all’amministrazione ed in particolare all’assessore Scandale sono state rivolte alcune domande.
“Cosa intenda l’Assessore Scandale per attività non sostenibili?Forse gli sfugge il concetto di sostenibilità economica dal momento che la società ha prodotto per il Comune di Crotone 32 mln di finanziamenti a fronte di costi annui che non superano i 500.000 € (meno di quanto il Comune di Crotone spende per la custodia dei cani randagi).“
Altra domanda:
“Il Comune di Crotone non ha i soldi per continuare a finanziare l’attività di “Crotone sviluppo? Per l’assessore Scandale è più economico rinunciare ad intercettare le risorse, o affidarsi a professionisti esterni (vedi Determina Dirigenziale n. 394 del 12/03/2021 con la quale si provvede a dare incarico diretto ad un professionista esterno per la redazione progettuale di un bando per l’importo di € 11.000,00 + iva) piuttosto che valorizzare la propria partecipata.”
Ma quesiti e domande ci stono state anche per l’assessore Cretella, a lui in particolare è stato chiesto, e si chiede, “di chiarire il rapporto “in essere” con Akrea per il settore verde pubblico. Servizio che ad oggi pare sia effettuato in assenza di un contratto di servizio, lo stesso che oggi si usa come alibi per non pagare il lavoro effettuato da Crotone Sviluppo.”
Due pesi e due misure?
E leggere questa mattina, sulla pagina social del primo cittadino che si vuol far passare il corrispettivo dovuto e non pagato per un lavoro svolto, per progetti redatti, e per i quali oggi il Comune, il sindaco e i suoi assessori possono avere liquidità e visibilità, per un tentativo di mettere le mani nelle tasche dei crotonesi, lascia perplessi.
Quando si impegnano risorse e soldi, quelli sì sottratti alle casse comunali, per pagare consulenze ed esperti esterni, e il più delle volte con residenza altrove, in quel caso non si mettono le mani nelle tasche dei crotonesi?
Sono i crotonesi a svuotarle in preda ad un impeto di liberalità e generosità?
L’amaro in bocca resta per le cinque professioniste oggi svilite e mortificate nella loro professionalità, nella loro umanità, divenute agnello sacrificale in un rito ancestrale di devozione al “Dio populismo” che forte dei social adepti si nutre ed alimenta di mezze verità, di equivoci, di rabbia e di bisogno.