Una delegazione di Fratelli d’Italia composta da Andrea Tesoriere, Antonella Verterame, Cataldo Maltese e Vincenzo Gentile e guidata dal coordinatore provinciale Michele De Simone, nella mattinata di oggi ha incontrato il nuovo presidente Facente funzioni Vincenzo Lagani.
Nell’ultimo anno Fratelli d’Italia ha chiesto con insistenza che fossero indette nel più breve tempo possibile le elezioni del nuovo presidente della provincia. Infatti per un vuoto normativo dopo le dimissioni del Presidente eletto Ugo Pugliese, si sono avvicendati alla guida dell’Ente il vice presidente, e con oggi, due consiglieri anziani. Quindi ritenevamo fosse opportuno indire le elezioni quando era possibile, e come è stato fatto nella vicina Cosenza.
Per coerenza, la nostra posizione resta sempre la stessa, ovvero che le elezioni possano svolgersi nella prima data disponibile. Nulla di personale ma la lacuna normativa è evidente.
In merito all’attività amministrativa, pur nella consapevolezza che i soldi sono pochi, auspichiamo che possa esserci attenzione nei confronti di tutti i 27 Comuni della Provincia, e in particolare confidiamo che possano essere eseguiti pronti interventi nella viabilità provinciale senza privilegiare un territorio piuttosto che un altro.
Certo ci sono priorità, e di questo ne siamo consapevoli, e proprio per questo la costa ionica crotonese (Capo Colonna, Steccato di Cutro, Le Castella, Isola Capo Rizzuto con le sue frazioni , Strongoli, Torre Melissa, Cirò Marina e Torretta di Crucoli) richiede una cura e una attenzione particolare, tenuto conto della sua vocazione turistica che deve essere volano di sviluppo per l’intero territorio.
Così come è impensabile abbandonare le zone interne rendendo disagevole ogni spostamento. Il nostro entroterra ha ricchezze agricole ed Eccellenze enogastronomiche uniche, ma senza servizi rischia di spopolarsi ulteriormente. Ed in relazione al comparto agricolo, pur non essendo competenza diretta della Provincia, sono enormi i danni che i nostri agricoltori subiscono per la presenza di un elevato numero di cinghiali, quindi serve insistere con la Regione perché intervenga con misure ad hoc (magari chiedendo la regolamentazione della caccia in girata che permette una buona selettività con un minimo disturbo al resto della fauna selvatica, e che tra l’altro era prevista nell’ultimo regolamento venatorio della nostra Provincia).
Infine speriamo ci siano scelte meritocratiche nelle nomine e nei conferimenti di incarichi, e che queste scelte e le scelte sulle liquidazioni di ditte e professionisti non abbiano finalità meramente elettorali.
La nostra linea non cambia di una virgola, tuttavia confidiamo che questo ultimo scorcio di amministrazione possa essere caratterizzato dal confronto e dall’ascolto dei territori.