Nella mattinata di lunedì 29 marzo i consiglieri comunali del gruppo “Crotone città di tutti”, Danilo Arcuri ed Antonio Megna hanno presentato un esposto/denuncia alla Corte dei conti ed alla Procura presso il Tribunale di Crotone e di Catanzaro.
La stessa è stata inoltrata per conoscenza al primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce ed al segretario generale dell’Ente Matteo Sperandeo.
I due consiglieri in virtù del ruolo di pubblici ufficiali si sono sentiti in dovere di segnalare all’attenzione della Corte dei conti condotte caratterizzanti eventuali profili di responsabilità erariale nella gestione della società in house “Crotone Sviluppo S.p.A. in house providing del Comune di Crotone” da parte dell’Ente socio unico.
La denuncia trae origine dai comportamenti dannosi più volte reiterati prima dal Commissario prefettizio, Tiziana Costantino, e poi dall’attuale amministrazione a guida del sindaco Vincenzo Voce.
Dall’insediamento della gestione commissariale nell’Ente avvenuta in data 4/12/2019 ed a tutt’oggi, in modo ancora più grave, con la Giunta Voce, si è registrato la totale inerzia del Comune, Socio unico di Crotone Sviluppo, che con la propria assenza decisionale e il più completo disinteresse operativo e gestionale, ha determinato per la società in house una situazione di totale blocco ed inattività operativa, e quindi una condizione improduttiva che determina una gravissima paralisi economico-finanziaria ed una conseguente perdita finanziaria, in quanto una società inoperativa, comunque, genera costi senza la possibilità di poter fare ricavi.
A tutto ciò si deve aggiungere che il Comune, guidato dal sindaco Voce, pur dotato di una società partecipata specificatamente deputata alla programmazione di progetti comunitari, regionali e di sviluppo, continua ad affidare incarichi a professionisti esterni, sempre lontani da Crotone, per l’elaborazione di progetti da presentare.
Per tutto questo, come meglio esplicitato nella denuncia querela, potrebbero delinearsi diversi profili di responsabilità erariale per la grave situazione economico-finanziaria determinatasi, derivanti da un’inerzia che ha prodotto altresì il mancato rispetto delle norme contabili e finanziarie.
I due consiglieri chiedono dunque all’Autorità Contabile di disporre gli opportuni accertamenti valutando gli eventuali profili di responsabilità e di accertare se, a fronte del danno arrecato nell’ambito della gestione delle Società “in house”, esista un nesso di causalità rispetto al probabile comportamento omissivo o commissivo degli Organi del Comune di Crotone.