Di seguito la lettera a firma Le dipendenti di Crotone Sviluppo aderenti CISL – FISASCAT KR e CGIL FILCAMS. Una lettera con la quale le dipendenti rompono il silenzio che le avvolge, che le ha inghiottite da mesi, prima durante la gestione commissariale del Comune di Crotone e ora con l’amministrazione guidata dal sindaco Voce. Silenzio ed inerzia che mortificano, che offendono le competenze e il know-how di professioniste che negli anni, con i fatti, con i progetti redatti ed i finanziamenti ottenuti hanno dimostrato efficienza e anche la necessità per l’Ente di avvalersi e di non poter prescindere da questa “sua”risorsa.
“Prendiamo atto che l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Voce, continua a mantenere lo stato di totale inerzia operativa per la sua società in House Crotone Sviluppo.
Non un atto di indirizzo, non un contratto e neppure la nomina dei Revisori e dell’Amministratore uscente, una negligente latitanza gestionale e decisionale che perdura da oltre un anno prima con il Commissario Straordinario e da oltre sei mesi con la nuova amministrazione, facendo maturare inutilmente costi a carico della società.
Pur di non assumersi la responsabilità di rilanciare Crotone Sviluppo e utilizzarla a beneficio della collettività si stanno così condannando le dipendenti, oggi in Cassa Integrazione, alla perdita del loro posto di lavoro e si sta disperdendo l’esperienza maturata in questi anni dalla struttura tecnica, calpestando un know-how “unico” nel suo genere, nel nostro territorio.
Eppure in campagna elettorale, l’allora candidato a Sindaco si era espresso pubblicamente sul mantenimento della società e sul suo rilancio, ma si sa, sono tutti bravi con la politica degli annunci a fare fumo e chiacchiere!
E ancora, mentre da una parte, giustamente, l’amministrazione comunale si fa promotore della salvaguardia dei posti di lavoratori di società private, istituendo “Tavoli di Garanzia”, non esprime alcun impegno formale per garantire quello dei lavoratori della “sua” Unità Operativa, nonostante anche il sollecito intervento dei Sindacati.
Neppure è valso l’intervento del Prefetto a sollecitare incontri ulteriori tesi a tutelare l’impiego delle professionalità delle dipendenti che hanno operato con spirito di abnegazione per oltre 25 anni sostenendo e promuovendo con professionalità continui confronti con Imprese, Enti, Ministeri e con la Comunità Europea.
Ricordiamo che nel tempo, la società si è sempre autosostenuta senza gravare mai sulle casse dei soci, guidata da una leadership seria e competente, sostenuta dal lavoro di un organico instancabile, caratterizzato attualmente da pochi dipendenti a tempo indeterminato (5 risorse umane non sono certo numeri da “carrozzone”).
Alla Città serve operatività, l’avvio dei progetti chiusi nei cassetti e consegnati dalla società, nuovi finanziamenti a beneficio della cittadinanza, servono i fatti e non le pregiudiziali o peggio ancora i giudizi condizionati ben lontani della realtà che, oltre a creare diffidenza, creano bersagli da colpire. Crediamo fermamente che bisogna valutare le opportunità e non creare mostri, ce ne sono già abbastanza… e questi ultimi spaventano e non danno contributi in termini reali all’economia e all’occupazione.
In qualità di cittadine confidiamo che la politica tutta e chi amministra la “cosa” pubblica possa far quadrato intorno a tutte le risorse umane disponibili sul territorio impiegando e tutelando anche la nostra professionalità maturata in decenni di onorato lavoro.