Nuova, ennesima, bocciatura per il facente funzioni Nino Spirlì, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria Sezione Prima ha accolto il ricorso presentato dai genitori contro l’ordinanza regionale di sospensione delle attività didattiche in presenza.
Il presidente Giancarlo Pennetti ha quindi disposto la sospensione delle ordinanze impugnate e ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 14 aprile 2021.
“Il trend di aumento – si legge nel decreto della Prima Sezione del Tar – dei contagi in Calabria è al momento considerevolmente inferiore rispetto a quello nazionale riferito alla medesima settimana sopraindicata e pertanto non costituisce dato sopravvenuto rispetto alle valutazioni di cui al DPCM mentre il fatto che in alcuni specifici territori (province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) la proporzione di nuovi casi sia il doppio della media regionale (comunque sempre lontana dalla media nazionale), a tutto voler concedere potrebbe giustificare al più interventi mirati su comuni di quelle aree e non la chiusura dell’intero sistema di istruzione calabrese; inoltre l’incremento di posti letto COVID e quelli di terapia intensiva occupati resta comunque sotto la soglia di allerta rispetto al rischio saturazione per quanto nello stesso atto impugnato dichiarato; il coefficiente del 9,1% di prevalenza (studio VOC202012/01) delle varianti sul territorio regionale calabrese alla data del 18/2/21, richiamato nell’atto impugnato, è -su scala nazionale- il più basso in assoluto; il report di monitoraggio n.42 dell’I.S.S. richiamato nell’atto impugnato per via della classificazione complessiva di rischio “moderata con alta probabilità di progressione” (peggiorativa rispetto a quella del report precedente) da solo non sembra poter giustificare l’adozione dell’ordinanza contingibile e urgente impugnata atteso che trattasi comunque di situazione comune a non poche altre regioni e che saranno a breve verificabili sul successivo report dell’ISS.”