Un Crotone che, anche alla scala del calcio, gioca bene, lotta, passa addirittura in vantaggio, poi, rimontato, raggiunge il pareggio alla fine del primo tempo ma che alla fine deve arrendersi al maggior tasso tecnico di una corazzata del nostro campionato e subisce una punizione davvero troppo severa per quanto visto sul campo.
Gli squali partono ben messi in campo, ragionano, e smaltiti i brividi iniziali per un paio di azioni pericolose degli uomini di Conte, passa in vantaggio al 12′ con un colpo di testa di Zanellato sugli sviluppi del calcio d’angolo. L’Inter reagisce e ribalta il risultato in poco più di dieci minuti: prima (al 20′) Lukaku lancia Lautaro che batte Cordaz, poi (al 31′) Marrone trova una sfortunata autorete nel tentativo di anticipare Lautaro sul cross basso di Young. Ma i rossoblù non si abbattono e prima dell’intervallo, al 36ì minuto, ritrovano il pareggio: perfetta trasformazione di Golemic del penalty concesso con l’ausilio del VAR per fallo di Vidal su Reca.
Nel secondo tempo l’Inter parte con una verve differente e concede meno spazi. Al 55′ c’è però un episodio da rivedere nell’area dei padroni di casa: Riviere da ottima posizione manda alto sulla traversa ma gli squali recriminano per un tocco di mani precedente al tiro: l’arbitro vede ma ad ampi gesti dice di proseguire. Dopo soli 2′ i nerazzurri indirizzano definitivamente la gara: tacco di Lukaku per Brozovic e assistenza per Lautaro che non sbaglia. Al 63′ arriva la soddisfazione personale per Lukaku che supera di fisico Luperto su lancio di Bastoni e batte ancora Cordaz in uscita. All’80’ arriva la tripletta per Lautaro Martinez, indiscusso protagonista del match, che deposita in porta dopo il tiro di Perisic e la respinta dell’incolpevole capitano rossoblù. Chiude poi il match Hakimi all’87’ con un preciso rasoterra all’angolino ancora su assistenza del subentrato Perisic.

(Fonte: www.fccrotone.it)