Di seguito la nota di Valentina Galdieri, già assessore alla Cultura, sul rientro a scuola dopo le vacanze di Natale. Il Comune sta predisponendo un piano per consentire il ritorno in aula in sicurezza?
“Crotone è ultima per povertà economica e culturale, ciò viene comunicato in un momento buio per la cultura, nella terra che di Pitagora ha solo il nome. In città infatti, nonostante le scuole siano aperte e nonostante l’obbligo scolastico, le scuole sono frequentate da pochi alunni… Cultura, Scuola, Istruzione, Educazione civica, sono soltanto belle parole, per una società che ha paura di mandare i figli a scuola perché le scuole non sono sicure. In una città in cui i bambini vanno al calcetto ma a scuola no, in cui i bambini vanno a casa di cugini, amici e parenti ma a scuola no, in una città in cui i bambini vanno per negozi, bar e supermercati senza mascherina ma a scuola no, in una città che tace e non si indigna nel momento in cui in alcune scuole al 15 dicembre non funzionano i riscaldamenti, quando dal primo Dicembre la normativa impone l’accensione dei caloriferi; eppure la scuola è stata aperta, la scuola dovrebbe essere stata frequentata dai bambini “fragili”. E allora succede che la gente si indigna con chi
manda i propri figli a scuola, perché è un obbligo, e non lo fa perché ai bambini di questa città non viene garantito un diritto.
I bambini di questa città che sono tornati a scuola non hanno trovato calore nelle aule, né quello degli amici né quello dei riscaldamenti, non trovano la mensa, hanno trovato solo freddo e gelo e maestre infreddolite!
In una città così, come si può pensare ad una crescita culturale? Avrei sperato che il mese di novembre venisse usato per studiare un piano di rientro a scuola da mettere in atto non appena ce ne fosse stato
bisogno. O dobbiamo aspettare che il covid vada via per rimandare i bambini a scuola? La paura è lecita e ce l’abbiamo tutti però bisogna trovare tutti assieme la forza di risalire! La scuola è importante, noi tutti
cittadini ci dobbiamo battere, adirare, perché le scuole dei nostri bambini siano sicure, riscaldate e con i servizi necessari (mensa e trasporto).
Mi appello a tutte le parti interessate affinché mettano in atto un
piano di rientro a scuola. Come sarà la scuola il 7 gennaio?