Di seguito l’appello /proposta dell’avv. Francesco Verri, che lo stesso ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“UNA CLASS ACTION (O UN RICORSO A STRASBURGO) CONTRO IL GOVERNO (E LA REGIONE?) PER I DANNI DA LOCKDOWN IN CALABRIA
Lockdown in Calabria senza contagi. Abbiamo deciso: G R A N T S, il nostro studio legale che si occupa anche di diritti umani, verificherà se ci sono le condizioni per una class action o comunque per una causa civile collettiva contro il Governo (e la Regione, se emergeranno anche sue omissioni). Se lo studio rivelerà che le leggi nazionali non prevedono rimedi, allora faremo ricorso alla Corte di Strasburgo. Per questo, G R A N T S si metterà a disposizione degli Ordini professioniali e coinvolgerà avvocati civilisti e amministrativisti. Oggi stesso prenderò contatti con gli ottimi presidenti degli Ordini di Crotone Tommaso Vallone e Catanzaro Antonello Talerico e subito dopo con gli altri.
Considerato che la sanità calabrese è commissariata, spettava al Governo finanziare e realizzare l’aumento dei posti in terapia intensiva da maggio ad oggi. Se ha versato i soldi alla Regione, toccava alla Regione. Comunque non è stato fatto. Come non è stato fatto niente in dieci anni. Ora, pur non essendoci contagi, a causa del timore che le strutture in prospettiva non siano sufficienti, il Governo ha dichiarato la Calabria ‘zona rossa’. Il Governo è infatti preoccupato delle responsabilità civili e penali derivanti dalle sue omissioni qualora le persone morissero per effetto della congestione degli ospedali. Congestione prevedibile ed evitabile ampliando le terapie intensive e creando ‘reparti Covid’ anche fuori dagli ospedali. Per gli stessi motivi, il Governo è civilmente responsabile del disastro economico provocato dall’imminente lockdown. E lo stesso vale per la Regione, se ha sbagliato. Se cioè ha ricevuto i finanziamenti e non ha speso i soldi. Attuando quelle misure, peraltro in parte programmate, non sarebbe stato necessario chiudere negozi, ristoranti, bar, centri sportivi, palestre e così via e impedirci di uscire di casa.
Gli avvocati calabresi che volessero collaborare allo studio preliminare e alla causa (se capiremo che si può fare) saranno tutti coinvolti.”